Le modifiche annunciate del Pnrr non promettono nulla di buono per la Toscana. “Sono fortemente contrariato dall’approccio a livello governativo, con una ridefinizione del Piano che per la Toscana significa la perdita di più di un miliardo di risorse che avevamo acquisito e impostato con progetti molto concreti” commenta il presidente della Regione Eugenio Giani. Le rassicurazioni del ministro Fitto, “che saranno utilizzate altre risorse, sono generiche e rischiano di tradursi in assoluta inefficacia”.
Nel documento ci sono innanzitutto ci sono i codici definanziati, cioè le misure che escono dal Pnrr. Giani cita “difesa del suolo e misure mitigazione ambientale su cambiamenti climatici”, in particolare a proposito dei 6 miliardi cassati su interventi per la resilienza, valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni.
L’intera tabella proposta dal governo riporta poi gli investimenti per progetto di rigenerazione urbana per ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale (oltre 3 miliardi); i Piani urbani integrati – progetti generali (quasi 2 miliardi e mezzo); misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico (oltre 1 miliardo); l’utilizzo dell’idrogeno (un miliardo).
Tagli poi su aree interne-potenziamento di servizi e infrastrutture sociali di comunità; promozione di impianti innovativi; valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, tutela e valorizzazione del verde urbano e extraurbano.
“Mi dispiace che con queste misure vengono a essere eliminati, ad esempio, i 96 milioni che avevamo messo come progetto bandiera per il contrasto all’erosione delle spiagge nelle cinque province toscane dove li avevamo destinati (per la quota parte regionale sulla rimodulazione nazionale)”, chiosa il presidente.
Particolare attenzione per la sanità. Continua Giani: “Nelle previsioni si parla di tagli di circa un terzo e a livello nazionale ci è stato dato un numero complessivo: si passa da 1350 interventi a 936. In Toscana questo passaggio ci costa circa 20 Case di Comunità, su 77 interventi che avevamo; gli ospedali di comunità a livello nazionale erano 400 e diventano 304: noi ne avevamo previsti 23, sicuramente 7 o 8 andranno perduti. Le Centrali operative territoriali (Cot), a livello nazionale passano da 600 a 524: in Toscana ne avevamo 37, diventeranno 30. Preciso che si tratta di lavori su cui avevamo una progettazione che stava diventando definitiva”.
A queste certezze si possono poi aggiungere alcune proiezioni sui definanziamenti parziali proposti dal Governo: in particolare le ciclovie turistiche (quella Tirrenica e quella del Sole); si tratta di una misura che sarà parzialmente deprogrammata. “Se la modifica va avanti si tratta per noi di oltre 40 milioni di tagli” puntualizza Giani.
Pnrr in Toscana, la fotografia
Ad oggi risultano finanziati 11.194 progetti per 9,26 miliardi di investimenti e 7,45 miliardi di contributi PNRR incluse le risorse nazionali per l’incremento dei prezzi dei materiali e dell’energia (contributo Pnrr 7,12 milioni + Fondo nazionale opere indifferibili per incremento prezzi = circa 332 milioni).
Di questi: il 62,9% di tutti i progetti in Toscana è partito (arriva all’85,5% nel caso di progetti che riguardano i lavori).