In Toscana i progetti legati al Pnrr – il Piano nazionale di ripresa e resilienza – sono 5.920 per un totale di 6,6 miliardi di investimento, come ha reso noto oggi il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, facendo il punto sullo stato di avanzamento del Pnrr in Toscana.
“La situazione è buona, le cose qui stanno funzionando bene. Il Pnrr qui in Toscana non prevede grandi opere, ha un livello di caduta su vari comuni e territori, è molto articolato e questo è un bene: sono al momento 6,6 miliardi che si rivolgono a piccole e medie opere, un volano che distribuisce lavoro e produzione in modo molto diffuso sulla nostra regione” ha detto Giani.
Giani: il 90% dei progetti arriverà a conclusione
La Regione infatti svolge un’attività di monitoraggio e controllo sul Pnrr, che si articola su bandi a livello nazionale o anche con negoziazioni che si aprono a livello regionale ma sempre su indicazione nazionale;. I bandi escono continuamente, visto che al momento solo una parte delle risorse del Pnrr è stata messa a bando.
Dei 6,6 miliardi di investimenti attivati in Toscana il contributo diretto dal Pnrr è di 5,6 miliardi (i restanti da altri fondi integrativi), per un un totale di 5920 interventi sul territorio, articolati tra Comuni, Province, Enti di gestione delle acque, Asl e Università, Consorzi di bonifica, la Regione stessa. Giani si dice convinto che “il 90 per cento dei progetti arriverà a conclusione nel 2026. Al momento vedo avviate in modo irreversibile poco più il 60 per cento di queste opere, molti di questi iter sono in fase di progettazione e non poteva essere altrimenti, bisogna rispettare le leggi”.
Il dettaglio dei progetti, dalla digitalizzazione alle scuole
Secondo il check svolto il 31 marzo dagli uffici regionali, questi sono al momento i numeri del Pnrr in Toscana.
Per la Missione 1 – Digitalizzazione, cultura e imprese – si tratta di 3mila interventi per 1,3 miliardi (di cui 1,1 dal Pnrr), mentre per la Missione 2 – Ambiente, agricoltura e mobilità sostenibile – i progetti sono 806 per 2 miliardi (di cui 1,6 dal Pnrr). La Missione 3 – Ferrovie e porti – conta 26 interventi per 600 milioni (di cui 460 dal Pnrr) e la Missione 4 – Istruzione e ricerca – 987 interventi per 1 miliardo (di cui 985 milioni dal Pnrr). La Missione 5 – Lavoro, sport e coesione territoriale – conta 774 progetti per 1 miliardo (di cui 890 milioni dal Pnrr ) e infine la Missione 6 – Sanità e sociale – ha 326 interventi per 570 milioni interamente coperti dal Pnrr, a cui sono stati aggiunti ulteriori 32 milioni di risorse regionali.
Nell’elenco dei progetti c’è anche lo stadio Franchi di Firenze – nella Missione 1 – a proposito del quale Giani cita le posizioni a livello nazionale del Ministro Abodi e del Ministro Fitto: “Sono convinto che il progetto andrà avanti”.
I 370 milioni per la tramvia – Missione 2 – verso Bagno a Ripoli e Campi; la graduatoria regionale per l’assegnazione di 17,5 milioni a progetti per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse. Gli interventi su ferrovie e porti – Missione 3 –, tra cui circa 99 milioni sulla Pistoia-Lucca, 48,6 milioni sulla Stazione Belfiore e con gli interventi (16 milioni per l’elettrificazione) sui Porti di Livorno, Piombino e Portoferraio; 55 milioni per la strada di accesso a Piombino, ulteriori 29,5 per la banchine dell’area passeggeri a Livorno.
Nella Missione 4 ci sono gli oltre 500 milioni per le scuole, mentre la Toscana è tra le prime regioni a livello nazionale per il collocamento lavorativo grazie al Programma Gol (Garanzia occupabilità lavoratori) e i 680 milioni per il mondo universitario. Nella Missione 5 ci sono gli interventi urbanistici sulle città e le aree interne (380 milioni per le 117 progetti di rigenerazione urbana), come pure le risorse per fragili e vulnerabili (oltre 91 milioni).
Per la sanità ai 570 milioni interamente coperti dal Pnrr si aggiungeranno 32 milioni di risorse regionali, per la medicina territoriale (Giani cita l’ultima casa di comunità inaugurata, a Ponte Buggianese); i 24 ospedali di ospedali di comunità (quasi 70 milioni); 22 milioni per acquisto di macchinari, 10 milioni per i porgetti di ricerca in sanità; oltre 2 milioni per finanziare borse di studio. Una menzione particolare poi sugli interventi sulle Scotte per le importanti opere di ristrutturazione edilizia.