Da un piccolo nucleo di opere di Giambologna fino al lavoro di artisti come Giovan Battista Foggini e Massimiliano Soldani Benzi per raccontare la stagione bronzistica fiorentina tra ‘600 e ‘700: è l’obiettivo di ‘Plasmato dal fuoco. La scultura in bronzo nella Firenze degli ultimi Medici’ mostra accolta dal 18 settembre al 12 gennaio in sei sale al pianterreno di Palazzo Pitti. Le opere in mostra sono oltre 170, con molti prestigiosi prestiti da musei come i Musei Vaticani, il Louvre, il Victoria and Albert di Londra, il Getty di Los Angeles e la National Gallery of Art di Washington.
Tra le sculture esposte, la Venere al Bagno, realizzata da Giambologna per Enrico IV di Francia e mai esposta finora al grande pubblico e il San Giovanni restaurato per l’occasione. In mostra anche le copie delle statue antiche della Tribuna del Buontalenti, realizzate in bronzo dal Foggini e il bronzo con Gesù bambino e San Giovannino di Soldani Benzi.
Tra gli artisti presenti anche Giuseppe Piamontini, Giovacchino Fortini, Antonio Montauti, Agostino Cornacchini, Lorenzo Merlini e altri emersi dagli archivi in occasione della mostra. Completa la rassegna la raccolta di 42 disegni di Soldani Benzi e alcuni dipinti, tra i quali anche tele del Dandini e del Bimbi. L’esposizione, curata dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt insieme a Sandro Bellesi e Riccardo Gennaioli, vuole offrire un racconto completo della scultura in bronzo nel capoluogo toscano al tempo degli ultimi granduchi di casa Medici.
“È un piacere straordinario poter per la prima volta esplorare come merita questo capitolo di storia dell’arte tra Firenze e l’Europa – ha commentato Schmidt – che dal tardo Cinquecento in poi è stato cruciale per la magnificenza della corte medicea”.