Sono sedici i pazienti che si erano ammalati di Covid-19 e che hanno acconsentito, dopo essere risultati idonei, alla donazione di plasma iperimmune all’ospedale San Jacopo di Pistoia. Anche il Centro trasfusionale del nosocomio pistoiese, diretto dalla dottoressa Daniela Rafanelli, fornisce il suo contributo allo Studio toscano e nazionale ‘Tsunami’ per la cura del Covid-19, proposto dalla Azienda Universitaria Pisana, da parte del professor Francesco Menichetti, direttore malattie infettive di Pisa, ed al quale hanno aderito la Regione Toscana e la maggior parte delle Regioni Italiane, su autorizzazione di Aifa e Iss.
L’arruolamento dei primi pazienti guariti che si erano resi disponibili per la donazione di plasma è già partito da oltre un mese fa. Dei 748 pazienti guariti individuati, sia ospedalizzati che non, ne sono rimasti 16 perché i criteri di selezione ed esclusione sono diversi e tra questi l’età (non possono donare i pazienti che hanno più di 60 anni non donatori e sopra i 65 anni donatori), le donne che hanno avuto una gravidanza anche se non portata a termine, condizione che espone a una produzione di anticorpi antileucocitari che possono dare problemi in chi poi riceve il plasma, coloro che hanno ricevuto trasfusioni e pazienti che seguono specifiche terapie farmacologiche.
A Pistoia i 16 pazienti selezionati hanno già effettuato il prelievo ematico e la visita di idoneità. Isio Masini, direttore delle strutture trasfusionali Firenze Empoli e capo dipartimento area di Laboratorio, ha ottenuto, insieme a Antonio Crocco, direttore delle strutture trasfusionali Prato Pistoia, il parere favorevole da parte del Comitato etico aziendale per far partecipare i centri trasfusionali aziendali alla sperimentazione della plasmaterapia con siero iperimmune. La selezione dei pazienti avviene anche presso il day service del San Jacopo dove i pazienti effettuano il follow up completo una volta dimessi.
Le unità prelevate all’Ospedale San Jacopo vengono inviate all’Officina trasfusionale di Pisa, sede del progetto, per eseguire l’inattivazione virale, il frazionamento in sub-unità terapeutiche e l’esecuzione di ulteriori test di validazione del plasma iperimmune. I prodotti verranno rilasciati alle unità operative di malattie infettive che hanno aderito al Progetto Tsunami per terapia precoce in pazienti con polmonite da SARS-CoV2 in Studio Multicentrico Randomizzato.