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Pitti Uomo cala il sipario, bilancio positivo: crescono i compratori stranieri

Soddisfazione per l’edizione 107 che si è appena conclusa a Firenze: ventimila visitatori, 13.300 buyer. Cresce del 6,5% l’interesse per i mercati esteri

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Pitti Uomo edizione 107 chiude i battenti e pensa già alla sua prossima edizione estiva. Intanto è tempo di bilanci che, per quest’anno, sono positivi.  “Avevamo bisogno di una partenza così – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – per uscire da un clima di attesa e di incertezza”.

I dati sull’affluenza finale confermano le previsioni avanzate a metà della quattro giorni alla Fortezza da Basso di Firenze: i compratori italiani sono vicini alle 8.300 presenze, sugli stessi livelli di un anno fa, mentre quelli esteri hanno già raggiunto quota 5mila presenze, in crescita del +6,5%. Complessivamente il numero dei buyer dovrebbe raggiungere le 13.300 unità, e complessivamente quasi 20.000 i visitatori.

Tutti i principali mercati esteri risultano in crescita – con performance a doppia cifra per Spagna, Giappone, Belgio, Stati Uniti, molto bene anche i compratori da Nord ed Est Europa. I primi paesi in ordine di affluenza come presenze sono: Germania, Spagna, Regno Unito, Olanda, Turchia, Giappone, Stati Uniti, Francia, Svizzera, Belgio, Grecia, Russia, Austria, Portogallo, Corea del Sud, Cina, Svezia, Canada, Polonia, Irlanda.

Soddisfazione tra i padiglioni, dunque. “La grande parte del merito va – continua Napoleone – agli espositori: primo perché hanno rinnovato la fiducia e l’investimento nel salone; secondo perché hanno portato collezioni di grande qualità produttiva, di ricerca stilistica e con tanti elementi di innovazione. Non ultimo mi sembra che molti listini prezzi indichino un equilibrato rapporto tra giusta valorizzazione dei materiali e della manifattura e opportuna sintonia con una certa prudenza espressa dai consumatori”.

Tanta partecipazione registrate per gli eventi speciali, i quasi novanta appuntamenti in calendario e i progetti internazionali presentati in Fortezza e in città. Tra i tanti in programma, molto apprezzati i fashion show dei guest designer di questo Pitti Uomo, Setchu alla Biblioteca Nazionale Centrale e MM6 Maison Margiela al Tepidarium del Roster.

“In giro per i padiglioni e i corridoi ho raccolto molta soddisfazione tra gli espositori – continua Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine – sia per la quantità e qualità dei buyers sia per la fisionomia del salone stesso, come piattaforma globale per gli scambi e canale insostituibile di comunicazione, soprattutto nella fase centrale della stagione di vendite. E mi piace rimarcare il fatto che in tanti si siano espressi in termini di sistema e non solo di singola azienda. C’è un sentimento di solidarietà che raramente ho sentito così forte”.

 

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