Si apre oggi alla Fortezza da Basso di Firenze Pitti Filati 97, il salone dedicato ai filati per maglieria per l’autunno/inverno 2024/25, che fino al 30 giugno presenta le proposte di 120 marchi di cui 19 provenienti dall’estero, con un focus speciale sulla sostenibilità e le nuove frontiere per la ricerca di fibre innovative.
Fibre sostenibili e ecodesign
Tra le novità anche il convegno del Centro di Firenze per la moda italiana su opportunità e punti critici legati all’introduzione del Regolamento europeo sull’ecodesign, normativa che impatterà sulle modalità di progettazione dei prodotti, mettendo al centro l’economia circolare, l’impiego efficiente di risorse e materiali e quindi il ciclo vitale dei prodotti.
In linea con l’idea di prodotti sostenibili oggi verrà illustrato anche il progetto Slow fiber, che nasce dall’incontro tra Slow food Italia e aziende virtuose del tessile che vogliono rappresentare un esempio concreto di cambiamento positivo, che passa da un processo produttivo sostenibile.
Il pomeriggio invece va in scena la sfilata con le creazioni degli studenti del master di Accademia costume & moda e Modateca Deanna, con le 13 collezioni degli studenti e le collaborazioni con Max Mara fashion group, The North Face, Vitelli e Abraham industries.
Torna lo spazio speciale dedicato al concorso per i nuovi talenti della maglieria internazionale, Feel The Yarn. Allo stand Lineapiù Italia va in scena un tributo alla cultura giapponese, con una serie di reinterpretazioni contemporanee del tradizionale kimono ideate dagli studenti del Bunka Fashion college di Tokyo. L’azienda cinese Consinee porta un progetto speciale curato da Labelhood, incubatore fashion e tra i più innovativi retailer in Cina: vanno in scena le caspule di una selezione di designer di ricerca realizzate con i filati sostenibili di Consinee.
In concomitanza col salone torna anche Vintage selection, l’appuntamento per l’abbigliamento, gli accessori e gli oggetti di design vintage, da mercoledì 28 a venerdì 30 giugno, al Padiglione delle Ghiaia della Fortezza da Basso.
Filati: fatturato 2022 in crescita del 24,7%
In occasione di Pitti Filati Sistema Moda Italia ha presentato i dati relativi al settore della filatura italiana, che nel 2022 ha mantenuto un andamento positivo: il fatturato mette a segno un +24,7%, portandosi a 3,2 miliardi di euro. Il comparto ha così superato i livelli pre-Covid, crescendo del +16,9% rispetto il 2019.
La filatura laniera si conferma il comparto preponderante, concorrendo all’81,3% del fatturato complessivo, mentre il filato di cotone copre il 14,9%, seguito da quello liniero circoscritto al 3,9%.
Relativamente al commercio con l’estero, l’export palesa una dinamica premiante (pari al +17,8%), portandosi a 986 milioni di euro
Ma c’è ancora tanta incertezza: il 2023 si è aperto con segnali in chiaroscuro, l’indice di produzione industriale Istat relativo alla filatura mostra una contrazione dell’11,7%, un dato determinato dai cali a due cifre dell’attività produttiva in gennaio e febbraio.