Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, durante il sopralluogo al nuovo drive through per i tamponi Covid allestito dall’Asl Toscana nord ovest di Pisa ha ringraziato tutti gli operatori sanitari, con un saluto particolare al team dei “Teletubbies”, composto da un gruppo infermieristico per l’assistenza domiciliare di Pisa, che, mascherato come Teletubbies, accoglie i bambini che devono essere sottoposti al tampone, consetendo di rendere la loro esperienza meno traumatica. “La struttura – spiega una nota dell’Asl – è dotata di due box riscaldati prefabbricati a uso ufficio e spogliatoio con annessi i servizi igienici. Alla tensostruttura si accede tramite viabilità interna suddivisa in due corsie stradali una in ingresso e una in uscita”.
Alberghi sanitari protetti
Subito dopo il sopralluogo al drive through, ieri Giani ha visitato il Grand Hotel Bonanno di Pisa, che dispone di 83 camere, ed è stato da poco inserito tra gli alberghi sanitari protetti. “Sono entrati nella struttura i primi tre utenti e gli operatori sanitari hanno illustrato come funziona l’attività” prosegue la nota dell’Asl. Sono in carico all’azienda sanitaria, tra le altre attività, oltre all’assistenza sanitaria agli utenti, le sanificazioni, la fornitura e il ricambio di biancheria e kit di cortesia e la fornitura dei pasti.
Più di 400 posti letto
Nell’albergo opera per 12 ore al giorno (dalle 8 alle 20), compresi i festivi, una delle Usca attivate nell’ambito territoriale di Pisa. Ad oggi nel territorio dell’Asl Toscana nord ovest ci sono 15 alberghi sanitari, per un totale di 404 posti letto, di cui circa 2/3 ancora disponibili per ospitare nuovi pazienti.
Un impegno continuo
“Tutti ci stiamo impegnando per dare le risposte dovute”
“Il nuovo centro per eseguire tamponi è buona notizia per la città poiché sappiamo quanto sia importante dare risposte certe ai cittadini e alle famiglie preoccupate per il proprio stato di salute” ha commentato su facebook il sindaco di Pisa, Michele Conti. “Sappiamo anche i disagi che molti di loro hanno dovuto subire nei mesi scorsi per la mancanza di risposte tempestive: in molti sono rimasti per giorni prigionieri in casa per le lungaggini della burocrazia. Ma sappiamo anche che si tratta di un momento di emergenza a cui non eravamo abituati e che le istituzioni e i singoli si sono impegnati e si continuano a impegnare per dare le risposte dovute”.