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Pisa sotto le bombe, la cartolina di Renato per la moglie arriva 80 anni dopo

Dal fronte, l’artigliere scrisse a Giuseppina per sapere se stava bene ma la missiva non arrivò mai. È stata trovata poche settimane fa su una bancarella a Prato, da una signora rimasta anonima, e consegnata al Comune: ora il sindaco la restituisce alla famiglia

2023 08 31 Anniversario 80 bombardamento pisa consegna cartolina (8)

Il 31 agosto di 80 anni fa Pisa venne bombardata, per più di 50 volte. La seconda guerra mondiale continuava a mietere vittime e dal fronte, da Merano, Renato Benedetti  – artigliere del 33esimo Reggimento – scrisse una cartolina per sapere se sua moglie Giuseppina stava bene. Era stata spedita il 5 settembre 1943, ma non arrivò mai. La missiva è stata trovata poche settimane fa su una bancarella a Prato, da una signora rimasta anonima, e consegnata al Comune di Pisa che, attraverso l’Ufficio anagrafe, ha rintracciato il figlio della coppia, Franco. Ora, in occasione della certimonia di commemorazione dei bombardamenti, la cartolina è tornata nelle mani della famiglia Benedetti.

A consegnarla è stato lo stesso sindaco Michele Conti che, nel corso del suo intervento, ricostruisce la vicenda. “Porta la data del 5 settembre 1943, pochi giorni dopo il bombardamento a Pisa del 31 agosto. A spedirla da Merano, dove probabilmente prestava servizio, è l’artigliere Renato Benedetti (del 33/o Reggimento Artiglieria) a sua moglie Giuseppina, preoccupato dalle notizie giunte da Pisa  sul bombardamento e ancora senza risposte dalla moglie”.

Cosa accadde il 31 agosto a Pisa: 400 tonnellate di bombe, migliaia di morti

Il 31 agosto di 80 anni fa “a Pisa era una bellissima giornata di fine estate – ricorda Conti – e in un attimo il cielo fu riempito da decine di aerei che sganciarono oltre 400 tonnellate di bombe su case, palazzi, strade, piazze, fabbriche e stabilimenti, sulla ferrovia”. Le stime ufficiali parlarono di 952 morti, ma con il tempo si arrivò anche a duemila, oltre alle migliaia di feriti.

“I testimoni di allora, per ragioni di età, cominciano a non esserci più – ha continuato il sindaco –  Pertanto è ancora più importante assumere il dovere ognuno di noi, privati cittadini o rappresentanti delle istituzioni, di fare memoria di quei fatti e mantenere vivo il ricordo di quei giorni drammatici e abituare i nostri giovani a coltivarne il racconto per dire con più forza e determinazione no a tutte le guerre, consapevoli che lo sviluppo e il benessere si conquistano solo attraverso un impegno e una consapevolezza collettivi”.

La consegna della cartolina a Benedetti diventa quindi “un gesto riparatore, che più di tante parole spiega come la guerra possa condizionare e legarsi a doppio filo alle vicende delle persone”.

Prima della consegna, si è svolta la cerimonia di commemorazione per l’80° anniversario del primo bombardamento. Dopo la deposizione della corona di alloro sulla lapide in piazza Maria Santissima Ausiliatrice a Marina di Pisa, in memoria dei caduti sul lavoro vittime del bombardamento sulla fabbrica di idrovolanti, una corona di alloro è stata deposta anche al Sostegno del Canale dei Navicelli, sulla lapide in memoria delle vittime del bombardamento del quartiere di Porta a Mare, dove si sono tenuti gli interventi ufficiali.

 

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