In attesa della partenza di Pisa Jazz Rebirth, il festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo do Fondazione Pisa, Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Pisa, raddoppiano gli eventi collaterali.
Al cartellone di iniziative già incorso presso lo spazio Arno Vivo si affiancano quattro live tutti dedicati al talento di musiciste e band leader d’eccezione, in programma dal 20 al 30 giugno nel suggestivo scenario del chiostro di Palazzo Blu.
L’inaugurazione è affidata giovedì 20 giugno a Michela Lombardi con il Circles Trio del pianista pisano Piero Frassi, con Gabriele Evangelista al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria. Michela e Piero collaborano stabilmente da oltre vent’anni, e durante il loro sodalizio hanno più volte affiancato all’esecuzione dei più noti standard jazz degli anni ’30 e ’40 il vasto repertorio dei cosiddetti “new standards”, ovvero i brani di autori delle generazioni successive a quella dei miti del Great American Songbook (come Cole Porter o George Gershwin): compositori legati per lo più alla musica pop o alle colonne sonore, talora anche semplici songwriter o cantautori. Da Sting (al quale Michela Lombardi e il Piero Frassi Circles trio hanno dedicato ben due album) a Michel Legrand (è uscito da poco “Believe in Spring”, tributo al compositore francese che oltre a Lombardi, Evangelista e Frassi vede la presenza di Andrea Beninati e Dimitri Grechi Espinoza), da Johnny Mandel a James Taylor, da Burt Bacharach fino a Piero Ciampi, la versatile musicalità di Michela Lombardi e la brillante inventiva di Frassi hanno dato nuova veste a molte canzoni.
Si prosegue domenica 23 con Eleonora Strino, che calcherà il palco in formazione a tre insieme a Francesco Ponticelli al contrabbasso e Zeno de Rossi alla batteria. Giovane artista sulla cresta dell’onda – tanto che la rivista americana Jazz Guitar Today le ha dedicato la copertina di febbraio 2020, dopo averla riservata a musicisti del calibro di Peter Bernstein, Kurt Rosenwinkel, John Scofield ed altri grandi chitarristi della scena attuale – dopo un primo album da leader con due leggende del jazz come Joey Baron e Greg Cohen, Eleonora Strino percorre la Penisola alla testa del suo trio. Il repertorio spazia tra canzoni della tradizione jazzistica, brani virtuosistici tipici del bebop, composizioni originali di chiara ispirazione partenopea, riarrangiamenti di temi popolari come “Il Postino” di Luis Bacalov o “Alfonsina y el Mar”, il famoso tango argentino.
Avanti: giovedì 27 la pianista greca Tania Giannouli, che nel maggio 2021 ha ricevuto, insieme ai colleghi di strumento Tigran Hamasyan e Shai Maestro, la nomination ai Deutscher Jazzpreis, importante riconoscimento della discografia tedesca. Compositrice e improvvisatrice, Tania Giannouli trasferisce sulla tastiera questa sua doppia dimensione che la porta a esplorare il mondo del jazz con personalità, facendo ricorso sia alla sua formazione classica che alle influenze folkloriche della Grecia. I suoi concerti in piano solo accompagnano l’ascoltatore in un viaggio sonoro in cui l’inventiva del momento si sposa con influssi diversi, che via via si intersecano dinamicamente e con progressiva intensità.
La rassegna si concluderà domenica 30 giugno con lo spumeggiante concerto di Francesca Tandoi in trio con Matheus Nicolaiewsky al contrabbasso e Sander Smeets alla batteria per presentare il nuovo album “Bop Web” che ha già conseguito un grande successo di pubblico a Parigi, Berlino, Varsavia, Rotterdam e recentemente anche un sold out al Blue Note di Milano. Il disco è composto quasi interamente da brani originali e impreziosito dalla reinterpretazione di due grandi classici: “Overjoyed” di Steve Wonder e “Agua de beber” di Tom Jobim. Francesca Tandoi si può definire una vera e propria eccellenza del jazz italiano, che in soli pochi anni di carriera ha portato la sua musica in giro per il globo e le sue performance sono state accolte con entusiasmo dal pubblico e dalla critica.