Superata la soglia dei 100 milioni di euro, una pioggia di soldi dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che rafforzeranno la cultura e il turismo, ma soprattutto daranno nuova luce ai borghi più piccoli e periferici. È il disegno della “Toscana diffusa” che tante volte il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha ribadito come obiettivo primario e che unisce centro e periferia nel segno dell’arte e della bellezza. Un traguardo importante per la Toscana che si trova tra le prime regioni per assegnazioni dei fondi nella graduatoria pubblicata dal ministero per i Beni culturali.
Cosa finanzia il Pnrr
Sono sette le linee di finanziamento del Pnrr sui beni culturali, un tesoretto toscano da circa 105 milioni per la riqualificazione e l’attrattività dei borghi storici, il restauro e l’adeguamento sismico di edifici di culto di proprietà pubblica, di torri e campanili, il recupero dei parchi e giardini storici e monumentali, l’efficienza energetica di teatri, cinema e musei. “Centocinque milioni sui beni culturali, ben orientati su progetti credibili che hanno riscosso apprezzamento dalla commissione istituita presso il ministero dei Beni culturali, sono un bel successo per noi che crediamo quanto la cultura sia fattore identitario, di proiezione turistica economica e sociale della Toscana”, ha commentato il presidente Giani.
“È molto importante il lavoro svolto dai Comuni e dai gestori di beni e strutture, ma mi sento particolarmente orgoglioso della funzione di informazione, coordinamento e supporto svolto dalla Regione Toscana”, ha aggiunto ancora Giani che precisa: “Per i progetti che non sono rientranti tra quelli vincitori saranno studiate modalità di valorizzazione”.
18 piccoli borghi pronti a rinascere
Diciotto comuni della Toscana, sotto i 5 mila abitanti, beneficieranno di finanziamenti variabili da 1 milione e 500 a 2 milioni e 500 mila euro. Ci sono comuni come Badia Tedalda e Pieve Santo Stefano, Fabbriche di Vergemoli, Villa Basilica e Camporgiano, poi Chiusdino, Londa e San Godenzo. E ancora: Capraia, Monticiano, San Romano in Garfagnana, Radicofani, Suvereto, Montecatini Val di Cecina, Santa Fiora, Marradi e Chiusi della Verna.
Parchi e giardini storici: ecco chi riceverà i fondi
La Villa mediacea di Careggi a Firenze, già oggetto di restauro da parte della Regione Toscana, riceverà un milione di euro dal Pnrr per il recupero dello storico giardino, ma non solo. Fondi in arrivo anche per Villa la Quiete, sempre a Firenze, poi Villa la Magia a Pistoia e per la Villa del Palco di Prato. Quattro milioni anche per il parco di Pinocchio a Collodi e il Giardino Garzoni e 1,3 milioni per la Fortezza Nuova di Livorno. Quasi due milioni poi ai parchi delle residenze napoleoniche dell’Isola d’Elba. Poi finanziamenti per Villa di Celle di Santornato, Villa le Corti, Villa di Gamberaia, Villa Pecori Giraldi, Villa Niccolini, Parco Corsini, Villa Corsi Salviati, Giardino Pfanner e Parco di Acclimatazione.
Finanziamenti per chiese e musei
In Toscana sono previsti 13 interventi sugli edifici di culto. Solo a Firenze, sono entrate in graduatoria Santa Maria Novella, Santo Spirito, il Complesso di San Gaggio e Sa Miniato a Monte. In Toscana, si evidenza anche Santa Maria Corteorlandini a Lucca, Santa Maria Assunta in Chianni, a Gambassi Terme e la Chiesa di San Medardo a Zeri. Tra i musei, per migliorarne l’efficienza energetica, abbiamo il museo del Bargello e quello Archeologico, entrambi a Firenze.
Cinema e teatri, un investimento per la ripartenza
Tanti fondi anche per i cinema e i taatri della Toscana, circa 17 milioni. Tra i finanziamenti assegnati c’è il Goldoni di Livorno, il Puccini di Viareggio, la Città Teatro di Cascina, il Maggio musicale fiorentino, il Politeama pratese, poi i Rinnovati e i Rozzi di Siena. Tra i cinema, si segnalano, il Multisala Grotta di Sesto Fiorentino, The Space di Livorno, il Lux di pistoia e il Cinema La Compagnia di Firenze.