Promuovere il patrimonio storico di Pianosa attraverso le nuove tecnologie. È quanto prevede il progetto “Pianosa: nuova vita alla sua storia (PINVAS)” che consiste, appunto, nel far vivere virtualmente il borgo storico dell’isola e i Bagni di Agrippa.
L’iniziativa, in corso di realizzazione, è portata avanti dall’Associazione per la difesa dell’Isola di Pianosa ODV, la quale ha partecipato al bando PNRR del Ministero della Cultura (M1C3 – investimento 3.3 supporto ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale TOCC000L6479), ottenendo un finanziamento di 75.000 euro.
Obiettivi del progetto
Tra gli obiettivi di questa digitalizzazione c’è quello di rendere pienamente fruibile il patrimonio iconografico e documentario che l’associazione ha acquisito nel tempo, ora solo parzialmente accessibile nel sito museale aperto da aprile ad ottobre sull’isola.
Il progetto prevede la creazione di uno spazio tridimensionale digitale, nel quale le persone potranno interagire come se fossero a Pianosa. Lo strumento virtuale permetterà lo sviluppo di due scenari nell’ambito del Metaverso: il borgo storico, con il vecchio porticciolo e i Bagni di Agrippa, che il pubblico potrà vedere, sia in realtà virtuale che in 2D, così come apparivano rispettivamente dopo primi insediamenti medioevali e alla fine del primo secolo d.C..
Pianosa in 3D
La combinazione delle immagini disponibili renderà possibile ricostruire non solo l’ambiente virtuale dell’isola, ma anche sviluppare un modello, accessibile a distanza, che sarà fondamentale per futuri lavori di restauro nel borgo storico, grazie all’inserimento in un sistema di Building Information Modelling (BIM).
Le Catacombe
E proprio da questo lavoro nasce l’idea di un ulteriore sviluppo progettuale, collaterale al progetto PNRR PINVAS e finanziato in toto dall’Associazione, che mira ad ampliare e completare la divulgazione delle conoscenze storiche dell’isola con l’aggiunta delle immagini delle Catacombe di Pianosa.
A questo proposito è stata contattata la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, sotto cui ricade la responsabilità della gestione del sito catacombale, che ha aderito con entusiasmo alla proposta.
Il materiale realizzato entrerà a far parte del patrimonio documentale del progetto PINVAS e, inoltre, sarà messo a disposizione della stessa Pontificia Commissione che potrà utilizzarlo ai fini della conservazione del sito.