Il garante dell’informazione e della partecipazione per il governo del territorio della Regione Toscana ha convocato un incontro con cittadini e stakeholder in merito alla variante al Piano Regionale Cave per i potenziali giacimenti del Romitorio e della Valle delle Dispense nel territorio del Comune di Castagneto Carducci che si terrà il prossimo 12 settembre alle 17 presso la sala convegni della Casa della Salute a Donoratico. Questo incontro fa parte del percorso di informazione e partecipazione ai sensi della legge regionale 65/2014 per raccogliere contributi per la variante al Piano Regionale Cave dopo che sono stati richiesti ulteriori approfondimenti dopo la sentenza del TAR.
Il programma dell’incontro prevede i saluti e l’introduzione da parte del sindaco di Castagneto Carducci, Sandra Scarpellini, la relazione sul percorso partecipativo della Variante al Piano Regionale Cave a cura dell’Avv. Francesca De Santis, Garante regionale dell’informazione e partecipazione della Regione Toscana, la presentazione dei contenuti della variante al PRC a cura dell’Ing. Fabrizio Morelli – Dirigente del Settore Logistica e Cave e RUP del Piano e dell’Arch. Alessandro Rafanelli – TIEQ Pianificazione attività di cava. L’incontro si concluderà con la raccolta dei contributi partecipativi dal pubblico. L’incontro potrà essere seguito in presenza o da remoto su Zoom. I contributi potranno anche essere inviati via e-mail a garante@regione.toscana.it oppure tramite form al seguente link.
La variante al piano regionale cave
La variante al piano cave nasce dall’obbligo di dare attuazione alla sentenza del Tar n.719 del 2022 per ulteriore attività amministrativa ed approfondimenti istruttori sui giacimenti potenziali nel Comune di Castagneto Carducci denominati rispettivamente il Romitorio e Valle delle Dispense.
Nello specifico, il Tar ha censurato la scelta di piano per difetto istruttorio e per aver rinviato la decisione, in merito all’individuazione o meno dei relativi giacimenti, al Comune di Castagneto Carducci. Il dispositivo della sentenza cancella la previsione dei due giacimenti potenziali richiamando la Regione ad effettuare gli ulteriori approfondimenti e una nuova istruttoria per approfondire gli aspetti paesaggistici, naturalistici, ambientali, geologici, infrastrutturali, socioeconomici. Di qui, la necessità di una variante al Piano cave per l’obbligo di dare attuazione alla sentenza.
La Regione sta effettuando ulteriori approfondimenti per una nuova istruttoria al fine di riconsiderare gli aspetti paesaggistici, naturalistici, ambientali, geologici, infrastrutturali, socio economici. La variante per la quale viene avviato il procedimento darà risposta alla sentenza del Tar Toscana, ma nell’ipotesi che dovesse essere accolto il ricorso e l’appello avrà esito positivo, il procedimento della variante verrà interrotto.
Maggiori informazioni sul percorso di partecipazione alla pagina del Garante regionale.