Era il 1946 quando iniziò la produzione del due ruote che avrebbe fatto la storia: la Vespa 98 uscita dagli stabilimenti Piaggio di Pontedera. L’azienda toscana rappresenta da sempre un fiore all’occhiello per la nostra regione, coniugando perfettamente storia, innovazione e capacità di anticipare i tempi.
Al 30 giugno di quest’anno il gruppo Piaggio aveva venduto complessivamente nel mondo 320.600 veicoli , facendo segnare un +11,7% complessivo sulle vendite. Un risultato straordinario visti i tempi e l’incertezza del periodo e dopo due anni di pandemia e di imitazioni forzate.
Il 2022 il migliore di sempre per Piaggio
Il primo semestre del 2022 è stato il migliore di sempre con ricavi consolidati pari a 1.053,1 milioni (+16,8%) e un utile netto di 45,2 milioni di euro: il miglior risultato dal 2008 .
Nel dettaglio le vendite di veicoli a due ruote nel primo semestre del 2022 sono state sostenute nell’area Asia Pacific (+27%), seguita dai mercati America (+26,3%) ed EMEA (+7%). Il mercato indiano, a fronte di una flessione dei volumi del 7,4%, ha registrato un fatturato in crescita dell’11,2%.
In Europa Piaggio ha confermato la leadership nel segmento degli scooter con una quota del 22,5% , e ha mantenuto un forte posizionamento sul mercato nordamericano degli scooter con una quota del 31%. In Nord America il Gruppo è inoltre impegnato a consolidare la propria presenza anche sul segmento moto, attraverso i brand Aprilia e Moto Guzzi.
La Vespa, un mito intramontabile
Dici Vespa e la prima immagine è quella iconica di Gregory Peck e Audrey Hepburn in giro per la Capitale nel film “Vacanze Romane” del 1953 diretto da William Wyler. Erano gli anni del Dopoguerra e quel film consacrò la Vespa ad icona dell’italianità in tutto il mondo. La più desiderata, la più acquistata. Quel primato viene mantenuto anche oggi . È proprio il brand Vespa a trainare le vendite a livello globale del settore scooter che hanno fatto registrare un incremento a doppia cifra.
Oltre la Vespa, nel settore moto (+40%) Moto Guzzi ha chiuso un primo semestre molto positivo, con volumi e fatturato in crescita a doppia cifra; nel settore dei veicoli commerciali ha venduto nel periodo 49.000 unità (+10,8%), consuntivando un fatturato netto pari a 177,3 milioni di euro (+26%).
Lo spettro della guerra in Ucraina e la scia lunga della pandemia
“Continuiamo a monitorare, attraverso una attenta gestione dei costi, gli effetti causati dalla pandemia Covid, dalla pesante crisi tra Russia e Ucraina e dalla contingente difficoltà nell’approvvigionamento dei componenti elettronici. Piaggio comunque, grazie ad un portafoglio di marchi unici al mondo, proseguirà anche nella seconda parte del 2022 il suo percorso di crescita, confermando gli investimenti previsti in nuovi prodotti e nuovi stabilimenti“, così Roberto Colaninno, presidente e AD del gruppo Piaggio. La scia lunga della pandemia e gli effetti del conflitto russo-ucraino che hanno fatto lievitare i costi per le aziende, sono una spia da attenzionare. Dalla sua Piaggio ha la possibilità di contare su una vasta diversificazione geografica della vendite e degli acquisti e anche nella seconda metà dell’anno si attendono novità in uscita dallo stabilimento di Pontedera.