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Pettirossi, martin pescatore e anche uccelli rari: nella riserva del lago di Montepulciano si studia la migrazione

Per il sesto anno, attivato il campo di inanellamento: individuati 2.856 esemplari appartenenti a 54 specie diverse. Molte le capinere, ma le più comuni sono la rondine e il luì piccolo. Trovati anche un tarabusino e il pettazzurro

Inanellamento Lago 2024 (1)

Capire il fenomeni migratori degli uccelli europei in viaggio verso sud, per svernare nelle aree mediterranee e africane. È l’obiettivo della ricerca scientifica di cui fa parte, ormai da sei anni, la Riserva Naturale Regionale del Lago di Montepulciano che ha ospitato nei mesi autunnali il campo di inanellamento per il monitoraggio degli animali. Un progetto reso possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Montepulciano, l’Associazione Amici del Lago e il Centro Ornitologico Toscano ed è parte di una rete di stazioni Ispra gestite su tutto il territorio italiano.

Il campo di inanellamento: trovato anche un uccello raro

Il campo si è svolto dal 21 settembre al 3 novembre 2024 e ha visto la partecipazione di 17 inanellatori abilitati, 3 nuovi certificati durante il periodo di attività, e 22 volontari che hanno supportato il lavoro quotidiano. Gli uccelli individuati sono stati 2.856 esemplari, appartenenti a 54 specie diverse. Molte le capinere e i pettirossi, ma la specie più catturata è risultata la rondine con 595 esemplari e ben 551 luì piccolo.

Quest’anno, sono state registrate anche alcune specie rare e significative per la biodiversità dell’area, come il tarabusino (1 esemplare). Altre specie interessanti sono state il pettazzurro (16 esemplari), la salciaiola (2 esemplari) e il martin pescatore (32 esemplari), un variopinto frequentatore delle acque del lago. Tra i rapaci, sono stati osservati il lodolaio, il sparviere e il pellegrino, che seguono i flussi migratori degli altri uccelli.

Un aspetto particolarmente significativo è rappresentato dalle numerose ricatture di uccelli già inanellati negli anni precedenti. Fra questi, è stato ripreso un pettirosso che era stato segnato per la prima volta nel 2019 e che è stato ricatturato ogni anno (2021, 2022 e 2024), sempre nello stesso periodo.

Le attività di inanellamento hanno permesso di registrare anche altre specie legate ai periodi di passaggio stagionali, tra cui l’usignolo di fiume (113 catture), e migratori come la cannaiola (67), il forapaglie (18), con un leggero ritardo nelle osservazioni probabilmente dovuto a fattori climatici stagionali.

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