Dal 5 al 15 febbraio nello spazio espositivo C.A. Ciampi a palazzo del Pegaso in via de’ Pucci 16/r a Firenze, sarà ospitata la mostra “Personae” di Bruno Pellegrino.
L’installazione nasce da una riflessione sui mutamenti culturali, antropologici e sociali del nostro tempo, prendendo spunto dall’opera Il quarto stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, che raffigura “una massa di popolo”, compatta e indistinguibile, che avanza alla ricerca di nuovi diritti: proletari, figure anonime in lotta, in cerca di riscatto e un destino migliore.
Un secolo dopo, cosa si sostituisce a quella organica pattuglia dolorante, determinata, dignitosa, carica di aspettative, che Pellizza mette in marcia?
Le conquiste della società moderna, all’inizio del terzo millennio, pongono nuovi interrogativi, difficoltà, possibilità e prospettive. L’accento è maggiore sui destini individuali, frutto della globalizzazione, dal reticolo elettronico planetario, dalle nuove frontiere della medicina, dell’etica, dei costumi.
L’artista mette in scena volti/maschere, figure immaginarie dipinte su ferro, che evocano identità nuove per il tempo nuovo: storie, viaggi, attraversamenti, colori, saperi, linguaggi, vitalità, diversità, attese, movimento, speranze. Personae che si interrogano anche sul loro presente e futuro.
Bruno Pellegrino (Amorosi,1946) beneventano di origine, giovanissimo, si trasferisce a Milano. Impegnato nell’organizzazione della cultura e nella politica.
Tra le sue mostre più significative: Primi Piani (2013), al complesso del Vittoriano di Roma, curata da Duccio Trombadori e Paolo Portoghesi; Le tentazioni della pittura (2016), al Frantoio di Capalbio, curata da Davide Sarchioni; Personae (2022), al Museo MAXXI di Roma, presentato da Sebastiano Maffettone; Personae (2023), all’ADI Design Museum di Milano; In Scena (2024), allo Spazio PAePA di Milano; Maschere e Astrazioni (2024), al Municipio di Montalto di Castro.