Prosegue il viaggio delle opere di Rodolfo Lacquaniti, artista della Recycle art che crea installazioni partendo dai rifiuti come mezzo per parlare alle persone di ecologia e ambiente. Lacquaniti ritorna così a Firenze, a dieci anni di distanza dalla sua prima versione di The Garbage Revolution per la Vintage Selection di Pitti Filati, con una esposizione alla Galleria delle Carrozze, di Palazzo Medici Riccardi, dove è stata creata una mostra specifica per questo spazio, dove sono stati raccolti oltre 50 mutanti a formare un corteo guidato da tre donne.
I mutanti sono creature fantastiche realizzate, dall’artista basato in Maremma, con gli scarti, andando ad assemblare rifiuti, ognuno con la propria storia e aspetto che si fanno da portavoce del messaggio di Lacquaniti ovvero quello di ridurre i consumi e il nostro impatto sul mondo verso un rispetto sempre più centrale dell’ambiente e della natura che ci accoglie.
“Qui alla Galleria delle Carrozze abbiamo fatto un’installazione per la Galleria delle Carrozze. Abbiamo davanti il viaggio dei mutanti, un viaggio non è ideologico, anche se forse lo è, ma soprattutto è un viaggio verso la luce. Perchè tutto quello che vedete sono scarti che dovevano andare alla discarica e che invece sono rinati. Per fare cosa? Perché vogliono perdere il contatto con il terreno del pianeta e volare, andare verso la polvere di stelle, verso l’energia” ha commentato Rodolfo Lacquaniti.
La rivoluzioni dei rifiuti di Lacquaniti è una rivoluzione con tanti obiettivi diversi, ma quello che guida il corteo dei mutanti è quello di sistemare le cose: “Ogni giorno il nostro consumo è più grande dell’Himalaya, ma vi rendete conto? C’è qualcosa che non funziona nel nostro meccanismo, dobbiamo riflettere su questo e capire che viviamo in un posto straordinario, che la vita su questo pianeta va salvaguardata, la nostra e quella di tutti gli esseri viventi“ prosegue. Sono tutti diversi i mutanti intorno a cui possiamo camminare, osservando le opere di Lacquaniti, le tre donne in cima che guidano il corteo, l’uomo con il cellulare nel taschino, la figura che ricorda una infermiera, o anche un mietitore. Tra queste figure, al centro, spicca una regina a cavallo. Creature che chiamano l’artista che li rende reali a partire dai rifiuti, le lamiere diventano pellicce e le tele di juta dei drappeggi per le vesti. “Qui accanto a noi abbiamo il cavallo, è l’esempio di tutto questo. Non è un cavallo trionfante come quello che possiamo vedere in piazza, è un cavallo sofferente. Un cavallo che nonostante tutto ha la lingua di fuori e sta reggendo un peso. Questo peso che cos’è? Siamo noi? Quando questo cavallo è nato era buttato a terra, era quasi morto, ma un giorno mentre passo davanti a lui gli dico ci dobbiamo alzare, dobbiamo combattere, ed eccolo qui.” conclude.
Questa esposizione fa parte della Biennale dello Scarto, progetto espositivo itinerante di Rodolfo Lacquaniti, ideato nel 2018 a Venezia come provocazione contro l’arte che inquina, le opere di Lacquaniti sono poi arrivate in Maremma dove hanno abbracciato i temi dell’economia circolare, della sostenibilità ambientale e del rapporto tra l’uomo e la natura. Ora arrivano a Firenze, prima alla Galleria delle Carrozze, poi nei prossimi mesi con installazioni artistiche nelle piazze della città.
“L’approdo della Biennale dello Scarto a Firenze è senza dubbio il punto di arrivo naturale del progetto – ha commentato l’assessore regionale, Leonardo Marras – ” Lacquaniti con la sua arte ci propone una riflessione etica raccontando un percorso reale di sostenibilità che è cultura diffusa prima ancora di diventare valore economico; poter mostrare le sue opere alle tantissime persone che vivono e visitano Firenze, dunque, è l’occasione anche per ribadire un grande messaggio“.
Rodolfo Lacquaniti è un artista e bio-architetto che vive e opera in Maremma dove ha creato il giardino d’arte contemporanea Viaggio di ritorno, un parco di sculture immerso nella natura di Castiglion della Pescaia. Il giardino accomuna esperienze creative diverse, legate da un unico obiettivo: quello di stimolare l’uomo a prendere coscienza della propria natura virale e primordiale, liberandosi dalle angosce e dalle soprastrutture imposte da un ambiguo concetto di civiltà.
The Garbage Revolution è visitabile fino al 7 aprile 2024 alla Galleria delle Carrozze di Firenze, tutti i giorni, escluso il mercoledì. Orari di apertura: 10:30-18:30, ingresso libero.