Va in scena per la prima volta a Firenze “Filippo Brunelleschi. Nella divina proporzione”, spettacolo firmato Teatro Studio Krypton nato in piena pandemia, nel 2020, anno in cui ricorreva il seicentenario della Cupola di Santa Maria del Fiore, il capolavoro brunelleschiano iniziato il 7 agosto 1420.
Il lavoro, scelto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale come strumento di diffusione del patrimonio culturale italiano, debutta finalmente al Teatro Cantiere Florida il 23, 24 e 25 novembre.
Lo spettacolo ha la regia di Giancarlo Cauteruccio, le musiche originali del veterano del rock Gianni Maroccolo e la drammaturgia affidata a Giancarlo Di Giovine, autore di grande sensibilità e collaboratore di Rai Storia. Nei panni di Brunelleschi c’è Roberto Visconti, attore storico della compagnia, attivo sia in teatro che nel cinema.
Da sempre votati all’esplorazione delle tecnologie e della loro applicazione in scena, i Krypton si avvalgono della scenografia digitale di Massimo Bevilacqua per condurre lo spettatore in un viaggio visionario che svela il carattere nascosto dietro alle geniali intuizioni e all’opera immortale del padre del Rinascimento.
In questo nuovo lavoro il regista Cauteruccio porta in scena il corpo, il pensiero, la solitudine e il carattere forte e impenetrabile di colui che fece della prospettiva e della simmetria gli strumenti della bellezza non più dettata dal caso, dall’ombra e dalla fede, ma dalla ragione, il calcolo, la matematica, la luce.
Cauteruccio crea un’esperienza di forte intensità, in cui lo spettatore viene guidato tra le meraviglie brunelleschiane grazie alla suggestione del video mapping, per rispecchiarsi in un corpo e in un immaginario complessi e magici allo stesso tempo.
“Sappiamo tutto dei grandi artisti del Rinascimento: Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Sappiamo invece molto meno della vita di Filippo Brunelleschi – osserva Di Giovine – sebbene anticipi tutti questi artisti, li prepari, li indirizzi verso nuovi orizzonti”.
Sappiamo tutto dei grandi artisti del Rinascimento: Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Sappiamo invece molto meno della vita di Filippo Brunelleschi sebbene anticipi tutti questi artisti, li prepari, li indirizzi verso nuovi orizzonti
Nel suo raccontarsi Ser Filippo dice: “Sono un artista, appartengo solo all’arte ed alla bellezza. Ecco i miei figli: facciate, colonne, portici, archi, vuoti e pieni, chiari e scuri. Geometrie di luce… È la matematica a guidare questa rinascita. È la scienza che si fonde con l’arte, che ci porta al centro dello spazio e del tempo. Il bello è la conquista dello spazio e la formazione del tempo. Siamo finalmente al centro del nostro cosmo, padroni di un universo. Le stelle, fuochi che ci girano intorno e fanno luce sul nostro cammino. È Il Rinascimento!”.
Ne scaturisce l’immagine di un artista/genio che, pur di raggiungere i traguardi della sua opera, “sacrifica” il corpo, la socialità e il proprio benessere per darsi interamente al manifestarsi dell’arte.
Teatro Studio Krypton lavora con un’attitudine interdisciplinare che si rivolge al mondo del teatro come a quello dell’architettura e delle arti visive, e l’attenzione all’indagine digitale è una forma di necessità, una risposta dovuta alla sua stessa identità.
Krypton ha sempre legato la propria ricerca a progetti nati sotto il segno della sperimentazione tecnologica con creazioni che sin dagli anni Ottanta, cogliendo l’impulso del postmoderno, sono state radicalmente innovative, sia sul piano del linguaggio teatrale sia su quello della applicazione degli strumenti elettronici all’azione del corpo.
L’uso della modulazione laser e la sua capacità di creare architetture e modificare lo spazio si delinea di volta in volta come una possibilità nuova, in divenire, di intervento sul mondo sensibile.