Se da un lato resta stabilmente in crescita il numero di toscani che scelgono il treno regionale per spostarsi, dall’altro continuano gli investimenti per la cura del ferro e il rinnovo del parco mezzi circolanti grazie alla messa in servizio di 100 nuovi treni, il 90% entro il 2024. Questa la fotografia che emerge da Pendolaria 2021, il rapporto annuale di Legambiente che dal 2008 analizza ogni anno il trasporto ferroviario in Italia.
La pandemia ha cambiato radicalmente le possibilità di spostamento nel nostro Paese e ancora non sappiamo per quanto tempo questa situazione andrà avanti. Il 2020 è stato un anno complicato sia per chi si muove in treno sia per chi gestisce il servizio, con nuove regole in continuo divenire in modo da garantire il rispetto del distanziamento e la sanificazione dei mezzi.
Una via d’uscita dalla crisi è rappresentato dal Next Generation EU che apre una serie di opportunità per il trasporto su ferro e investimenti importanti che potrebbero consentire di recuperare ritardi infrastrutturali e favorire la mobilità sostenibile nel nostro Paese da qui al 2030. “Certo l’emergenza pandemica ha cambiato radicalmente il modo di muoversi e gli sforzi da fare saranno ingenti – ha commentato in merito a Pendolaria la presidente della commissione Ambiente del Consiglio regionale, Lucia De Robertis – Le opportunità di investimenti e risorse che Next Generation EU e i fondi strutturali offrono dovranno essere colti e sfruttati appieno”.
Trasporto ferroviario
Entrando nel dettaglio della nostra regione, fino all’inizio di marzo dello scorso anno e di conseguenza del lockdown, erano 232.312 i viaggiatori al giorno sui treni regionali. I treni che circolavano quotidianamente erano 229 con un totale di 842 corse al giorno ed una età media del parco mezzi di 12,4 anni, ben al di sotto della media nazionale di 15 anni. Età che sarà ulteriormente abbassata “Sono in arrivo – ha proseguito De Robertis – 100 nuovi treni, il 90 per cento dei quali entro il 2024 mentre le corse sul territorio sono aumentate. A dimostrazione che il tema della mobilità, sostenibile e intermodale, è sempre al centro della nostra agenda politica”.
La tramvia di Firenze
Un’altra buona pratica tutta toscana di come offrire un servizio moderno ed efficiente ai pendolari, evidenziata nel rapporto Pendolaria, sono certamente i 16,8 chilometri di rete tramviaria. A Firenze la tramvia ha visto una crescita dell’80% nel 2019, arrivando a trasportare 34,5 milioni passeggeri annui e 2,9 milioni passeggeri mensili, contro rispettivamente 19,1 milioni e 1,36 milioni nel 2018 (quando era in funzione ancora solo la linea T1). Per le linee T1 e T2 le stime parlano di oltre 2,9 milioni di passeggeri a gennaio 2020 e quasi 2,5 milioni a febbraio 2020, rispetto ai 2,2 milioni di febbraio 2019.
A gennaio scorso è stato poi effettuato il primo viaggio di prova del tram a batteria nel tratto tra la fermata Stazione-Alamanni e Fortezza. Il tram Sirio, già in servizio sulle linee T1 e T2, modificato da Hitachi Rail per viaggiare senza l’alimentazione da catenaria, ha effettuato la prima prova sul campo dopo i numerosi test in laboratorio e nel deposito di Gest.
Gli investimenti
Legambiente fa poi un focus sugli investimenti da portare avanti da qui al 2030 grazie ai fondi europei per incrementare il numero delle persone che si spostano utilizzando i mezzi pubblici come treni e tramvie, favorendo la mobilità sostenibile e intermodale oltre che recuperando il ritardo infrastrutturale delle aree metropolitane. Tra gli investimenti per la Toscana sono riportati quelli per i prolungamenti e per realizzare le nuove linee tramviarie di Firenze verso Sesto Fiorentino, Bagno a Ripoli e Le Piagge, oltre a quelli per incrementare le frequenze a 30’ sulle linee ferroviarie più frequentate quali la Firenze-Pistoia-Lucca, la Firenze-Empoli-Siena e la Firenze-Pisa-Livorno. Oltre a questo è necessario il completamento del rinnovo del parco circolante e l’elettrificazione delle linee ferroviarie potenziando così l’offerta di servizio sotto ogni punto di vista.
“Lo scenario per il trasporto su ferro è molto interessante – ha concluso la presidente De Robertis. – Siamo pronti e impegnati come commissione, in stretta sinergia con la Giunta, per una Toscana sempre più attenta all’ambiente, legata a quell’idea di green mobility che ci caratterizza e che Legambiente ci riconosce da anni”.