È arrivata l’ufficialità: il primo Pegaso d’Oro della nuova Giunta regionale sarà consegnato allo scienziato Rino Rappuoli e al presidente della Fondazione Toscana Life Sciences, Fabrizio Landi. L’anticipazione della notizia risale all’ottobre scorso, quando l’epidemia di covid già si preannunciava aggressiva. Ma solo stamani il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha confermato il Pegaso d’oro a Rappuoli e Landi, entrambi impegnati nella nuova strategia scientifica per sconfiggere il coronavirus e per accelerare i risultati della ricerca di un vaccino. La Fondazione è infatti al lavoro nella ricerca per un farmaco con anticorpi monoclonali.
La premiazione
La cerimonia di consegna del riconoscimento è in programma per domani, giovedì 12 novembre, alle 12 nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati. L’evento può essere seguito in diretta streaming dal sito Regione Toscana.
Un esempio virtuoso
“Siamo orgogliosi di conferire questo importante riconoscimento a una Fondazione come la Tls di Siena, all’avanguardia per la ricerca scientifica e, in particolare, per lo studio di un farmaco con anticorpi monoclonali, le cui prime dosi potrebbero arrivare già a marzo del prossimo anno” aveva dichiarato il presidente Giani. “Il merito è del professor Rappuoli, uno dei massimi esperti di vaccini al mondo, attualmente direttore scientifico e responsabile della attività di ricerca e sviluppo esterna presso GlaxoSmithKline Vaccines di Siena, a capo di un team di giovani ricercatori di talento, che stanno mettendo l’anima per aiutare il nostro Paese, e il mondo intero, a sconfiggere il Covid. Il nostro orgoglio è accresciuto anche dal fatto che la Fondazione Tls, presieduta dall’ingegnere biomedico Fabrizio Landi, è un esempio virtuoso di proficua sinergia tra pubblico e privato, di cui la Regione Toscana è partner attivo con investimenti finanziari importanti. Siamo fieri del lavoro svolto dalla Fondazione, che coordina il distretto di Scienza della vita, raccogliendo le attività pubbliche e private in materia nei tre poli di Siena, Pisa e Firenze”.
Il riconoscimento Pegaso d’Oro, istituito nel 1993 per segnalare al pubblico encomio cittadini italiani o di altri Paesi, che hanno reso un servizio alla comunità nazionale e internazionale attraverso la loro opera, sarà conferito nei prossimi giorni.
Dagli anticorpi monoclonali una speranza contro il Covid-19
Il farmaco a base di anticorpi monoclonali sarà in grado sia di curare il Covid-19 nelle persone malate sia di prevenirlo: un’iniezione renderà immuni dall’infezione per circa sei mesi. Il team del MAD Lab di Toscana Life Sciences ha da poco individuato l’anticorpo monoclonale più potente contro il Covid-19: si chiama MAD0004J08 ed è stato scelto tra i tre migliori che erano già stati selezionati a luglio. I ricercatori hanno valutato sia la capacità dell’anticorpo di legare la proteina spike e di inattivare il virus, sia la resa da un punto di vista dello sviluppo e produzione della terapia contro il Coronavirus.