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Pegaso d’oro alla studiosa dell’arte Mina Gregori

Il maggior riconoscimento della Regione Toscana è andato alla docente e critica di fama internazionale che ha da poco compiuto cento anni

Pegaso d’oro a Mina Gregori

Pegaso d’oro alla critica d’arte Mina Gregori. La docente e studiosa di fama internazionale ha ricevuto oggi il maggior riconoscimento della Regione Toscana dal presidente Eugenio Giani.

“Consegno il Pegaso d’oro a una grande studiosa dell’arte, che ha insegnato a educare l’occhio a leggere l’opera d’arte, a riconoscere ed amare il bello, a veicolare opinioni nuove e talvolta difficili per il mondo della cultura e dell’arte che a Firenze e nella Toscana vivono la loro eccellenza” ha detto Giani.

La cerimonia della consegna è avvenuta oggi in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidente della Regione Toscana, dove la professoressa Gregori era accompagnata da una delle sue nipoti, Sandra Bandera. In platea, tra le autorità, la presidente della Fondazione Longhi, Cristina Acidini che è subentrata proprio a Mina Gregori che adesso è presidente onorario. Collegata in video da Cremona, la città natale della professoressa Gregori, l’altra nipote, Maria Cristina Bandera.

“Sono molto grata – ha detto Mina Gregori, che a marzo ha compiuto cento anni, ricevendo il riconoscimento – la vostra presenza dimostra tutto l’affetto e la stima che avete per me. Abbiamo tutti gli stessi ideali ed aspiriamo tutti al bene del nostro paese. Di nuovo grazie ”.

La “signora di Caravaggio” e l’amore per Firenze

Mina Gregori, cremonese per nascita e fiorentina per scelta, erede diretta della lezione di Roberto Longhi, ha  spaziato con creatività e intelligenza nei mondi delle arte figurative ma anche della letteratura e della musica che, ella sostiene, riempie la  vita ed è fra tutte le arti la forma più completa.

Regista di oltre cento mostre nel mondo, resta memorabile quella su Caravaggio e i caravaggeschi, che le ha fruttato l’appellativo di “la signora del Caravaggio”, essendo lei tra i massimi esperti di Michelangelo Merisi. Fondamentale anche la mostra sul Seicento fiorentino. E ancora, con la grande mostra sul Rinascimento ad Atene che ha valorizzato le radici classiche dell’arte italiana.

La sua figura di studiosa è di statura internazionale eppure è profondamente radicata a Firenze, dove ha insegnato a lungo all’Università fino a essere ordinario di Storia dell’arte medievale e moderna formando innumerevoli allievi.

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