Dal 18 agosto al 27 ottobre la Cattedrale di Siena torna a scoprire il suo magnifico pavimento a commesso marmoreo, frutto di cinquecento anni di espressione artistica, un viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dello spirito umano.
Il pavimento è una vera opera d’arte: ognuno dei 56 riquadri, chiamati “tarsie”, è stato disegnato dai maestri del Rinascimento, copiato dai marmisti e lavorato dagli scalpellini negli splendidi marmi locali, da quello grigio della Montagnola senese al prezioso broccatello giallo.
Le tre navate sono dedicate agli episodi e ai personaggi della cultura umanista greca e romana che hanno profetizzato l’avvento del Salvatore, come Ermete Trismegisto, precursore dei profeti, mentre la Madonna e Cristo si rivelano solo ai piedi dell’altare e sotto la Cupola si trovano le storie dell’Antico Testamento, come la arsia dedicata al sacrificio di Isacco disegnata da Domenico Beccafumi.
Con la scopertura straordinaria si avvia anche il percorso ‘Come in cielo, così in terra. Dalla porta alla città del cielo al pavimento’, che dalla sommità della Cattedrale e dal Facciatone del Duomo Nuovo conduce ad ammirare le tarsie marmoree.
Il percorso dall’alto permette infatti di comprendere meglio la dedicazione del Duomo di Siena all’Assunzione della Madonna e il forte legame che i cittadini senesi hanno da secoli con la loro ‘patrona’.