Il mercato di San Lorenzo a Firenze avrà una nuova pavimentazione anti-Covid che consentirà la distruzione dei batteri e virus che entrano in contatto con la superficie, grazie all’ossidazione attivata dalla luce. Un pavimento antiscivolo, sicuro e ad alta resistenza che ha ricevuto il via libera dalla Soprintendenza.
Ad annunciarlo ieri, nel corso di un sopralluogo, è stato l’assessore comunale ai lavori pubblici Titta Meucci, insieme al presidente del Consorzio del Mercato Centrale Massimo Manetti e ai referenti dei Servizi tecnici del Comune.
A completamento del progetto saranno posizionate le “pietre della memoria”, lastre in materiale ceramico con incise frasi legate alla tradizione fiorentina e toscana, richiami alla cultura contadina e citazioni di personaggi legati alla città.
Il pavimento eliminerà germi e batteri
Il materiale scelto per la pavimentazione, grazie a un processo di fotocatalisi con biossido di titanio addizionato con argento, avrà la capacità di eliminare la presenza di inquinanti, agenti microbici (virus, batteri, funghi e muffe), oltre ad avere la capacità di eliminare cattivi odori.
La ricerca condotta è in grado di certificare la completa distruzione del virus Covid al 94% in seguito a quattro ore di esposizione a luce Uv a bassa intensità.
L’innovazione incontra la tradizione
L’intervento inoltre, realizzato con un rivestimento ceramico. è stato studiato per creare continuità con le pavimentazioni storiche. La scelta del rivestimento in ceramica rimanda all’antica pietra originariamente utilizzata nel mercato, rimanendo però in linea con le esigenze contemporanee di funzionalità, sostenibilità e igiene.
“Gli interventi – spiega l’assessore Meucci – partiranno dagli assi centrali del mercato, che rappresentano circa il 50% della superficie complessiva, e daranno vita a una pavimentazione ad alta efficienza, non solo dal punto di vista funzionale e di sicurezza per operatori e clienti, grazie alle sue caratteristiche antiscivolo e di resistenza, ma anche dal punto di vista ambientale con le sue basse emissioni e la capacità di eliminare inquinanti e virus dalla superficie. Il tutto assolutamente in continuità con le pavimentazioni storiche del mercato, anche recuperando frasi e detti tipici del nostro territorio legati al cibo e alla storia di questo luogo fortemente identitario per la città”.