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© Marco Gargini - Florence TV

Attualità /

Le due rive dell’Arno finalmente ricucite. Aperta la passerella ciclopedonale tra Badia a Settimo e San Donnino

Questa nuova infrastruttura collega i percorsi ciclabili lungo le sponde del fiume e garantisce una maggiore accessibilità alla stazione ferroviaria di Badia a Settimo

La passerella ciclopedonale fra Badia a Settimo e San Donnino è realtà. L’opera, a due campate, lunga 181 metri unisce il Comune di Scandicci e quello di Campi Bisenzio andando a ricucire una frattura storica tra le due rive dell’Arno.

La passerella è stata, infatti, inaugurata nel primo pomeriggio del 7 aprile dal sindaco metropolitano Dario Nardella insieme ai sindaci di Scandicci, Sandro Fallani, di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, di Signa Giampiero Fossi e di Lastra a Signa Angela Bagni, dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dai rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) insieme ai responsabili del cantiere.

È una data storica per le comunità di Badia a Settimo e di San Donnino, perché grazie alla nuova passerella torniamo ad aprire un passaggio sull’Arno che ha radici ultracentenarie – ha dichiarato il sindaco di Scandicci Sandro Fallaniaddirittura la prima pietra del ponte originario sarebbe stata posata nel 1914, dall’allora ministro Sydney Sonnino. Adesso però quest’opera ha uno slancio verso il futuro, anche nel suo sviluppo molto leggero: ricollegherà la riva sinistra alla riva destra dell’Arno, ma soprattutto con la ferrovia ci permetterà in tempo veloce di andare con un mezzo ecologico e sicuro in centro a Firenze”.

Collegamento tra le sponde dell’Arno

Questa nuova infrastruttura ha una duplice funzione: rendere accessibile la stazione ferroviaria di Badia a Settimo a tutti gli utenti che provengono dalla sponda sinistra del fiume e dall’altra collegare i percorsi preesistenti sulle due rive dell’Arno, trasformandosi in un elemento fondamentale di quella che è la Ciclovia dell’Arno.

Caratteristiche

La passerella è caratterizzata da una campata lunga 180 metri ed è sollevata di 12 metri dal livello di magra dell’Arno. La struttura è costruita interamente in acciaio Cor.Ten, con una pila intermedia che simula un megalite su cui è appoggiato l’impalcato. La forma della sezione, oltre a contribuire ad integrare l’opera nel contesto paesaggistico, fornisce una rigidezza alle sollecitazioni torsionali, grazie anche al contributo dei diaframmi, posti sia in corrispondenza degli appoggi, sia in campata.

Completano la struttura gli approdi sulle due sponde della passerella, formati e sostenuti per mezzo di diaframmi e muretti di sostegno in cemento armato: si inseriscono naturalmente all’interno della preesistente viabilità ciclo-pedonale non solo senza alterarne in alcun modo la percorribilità, ma anche implementandone la capacità. Le dimensioni e la conformazione degli approdi sono tali da consentirne l’accesso a persone portatrici di handicap.

La Ciclovia dell’Arno

La passerella è inserita nel Parco Fluviale dell’Arno, fa parte del progetto di Ciclovia dell’Arno e mette in collegamento i percorsi ciclopedonali tra Scandicci e Lastra a Signa con quelli tra Firenze e Signa. Questo permette di rafforzare ulteriormente i percorsi ciclabili del territorio oltre che rappresentare un ulteriore investimento per la mobilità sostenibile.

Oggi siamo per certi versi più grandi, ma più raggiungibili e legati sul territorio metropolitano – sottolinea il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella – È la prospettiva che ci siamo dati con il piano strategico e la passerella ne è un simbolo attivo, evidente e funzionale a quella visione di mobilità sostenibile che fa crescere le nostre comunità e le rende più vicine. La sostenibilità vuol dire certamente spostamenti efficaci, ma in un contesto che è di rispetto del paesaggio e di cura nella scelta dei materiali e della loro collocazione“.

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