Un 2025 generoso con le vacanze di Pasqua che agganciano ponti e festività fino a maggio. Occasione d’oro, dunque, per visitare la Toscana in primavera e godere dello splendore della natura che fiorisce. Percorsi a piedi o in bici, per un viaggio lento lontano dai capoluoghi affollati, che attraversano la regione dal mare alla montagna, tra strade bianche e ville da favola.
Cinque idee da appuntarsi nel diario di viaggio, approfittando del tempo da dedicare a sé stessi nei giorni di festa: il trekking tra i sentieri vista mare dell’Elba o quelli tra le montagne della Lunigiana, poi la caccia al tesoro tradizionale nella splendida villa di Marlia a Capannori o alla scoperti di opere d’arte fra i parchi e giardini d’artista sparsi nella regione. La spiritualità si appaga tra i cammini religiosi che attraversano la regione, come il percorso della via Lauretana tra le crete senesi.
Trekking all’isola d’Elba
Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano per il weekend pasquale propone tre escursioni: a piedi tra i sentieri sul Monte Capanne il venerdì 18, poi Via dell’Essenza – la Via dell’Erica il sabato, fino al trekking da Seccheto a Fetovaia previsto per Pasquetta.

Consigliato per i più esperti è il trekking sul Monte Capanne, la vetta più alta dell’isola con i suoi 1019 metri. Il percorso, di circa 12 chilometri, parte dal borgo di Marciana e attraversa boschi di castagni e macchia mediterranea. Lungo il tragitto ci si imbatte nella Grotta di San Cerbone che, secondo la tradizione, ospitò il santo durante la sua fuga dai vandali ariani nel 569, e il Romitorio, sempre a lui dedicato. Una volta in cima, il premio è un vista che spazia abbraccia la Corsica e tutto l’Arcipelago Toscano. La discesa segue la dorsale del Cenno dove ci si può imbattere in mufloni, poiane e falchi pellegrini fino al mare, nel borgo di case bianche di Pomonte.

Via dell’Essenza è invece un sentiero che prende il nome dall’Erica arborea, una delle piante tipiche dell’isola con i suoi fiori bianchi o rosa. Il cammino, della durata di 5 ore totali, inizia da La Zanca e attraversa antichi muretti a secco e boschi mediterranei con vista mozzafiato sulla costa, come lo scorcio su Cala della Cotaccia, per poi proseguire fino al Faro di Punta Polveraia.
Ginestre e mirti solleticano i sensi nella terza proposta di trekking dell’isola: da Seccheto a Fetovaia. Il cammino di 4 ore circa conduce alla zona della Sughera, immersi nella macchia mediterranea, e si conclude sulla spiaggia per un primo tuffo della stagione, tempo e temperature permettendo.
Caccia al tesoro nella Villa Reale di Marlia
A Pasquetta la Villa Reale di Marlia, a Capannori, si anima con la Caccia al tesoro botanico organizzata in collaborazione con la rete Grandi Giardini Italiani.
Un gioco, tra curiosità e indovinelli, per trovare un baule prezioso, ma soprattutto un modo divertente per immergersi in un parco straordinario di 16 ettari, ricco di piante e fiori. E dopo tanta fatica, il picnic di Pasquetta sul prato della villa è più che meritat. Il biglietto include l’ingresso ai Musei.

La villa e il suo rigoglioso parco così come li ammiriamo oggi sono stati realizzati da Elisa Bonaparea, sorella di Napoleone. A lei si deve il giardino all’inglese, l’introduzione di nuove specie che rendono unico questo luogo, le famose camelie che caratterizzano i due grandi viali e le statue realizzate in marmo di Carrara.
Arte nei parchi e nei giardini
Opere d’arte che abbracciano la natura, che a lei si ispirano e con cui giocano. La Toscana vanta alcuni dei più importanti parchi e giardini d’arte ambientale. Tra i più importanti c’è la Fattoria di Celle tra Prato e Pistoia, 45 ettari con 80 apere raccolte dagli anni Ottanta fino ad oggi da Pina e Giuliano Gori: ci sono, ad esempio, la casa di specchi di Daniel Buren, il labirinto di Robert Morris, il Grande Ferro di Alberto Burri.
Molto quotato, e tra i più divertenti, nel comune di Capalbio, c’è il Giardino dei Tarocchi, creato da Niki de Saint-Phalle insieme al compagno Jean Tinguely: un percorso onirico tra le 22 figure del gioco dei Tarocchi. A Seggiano, in Maremma, c’è il Giardino di Daniel Spoerri, luogo incantato in cui si intrecciano sentieri, boschi e prati impreziosite da opere d’arte disposte in ordine sparso.

Cammino tra le crete senesi
Uno dei più antichi itinerari spirituali della Toscana: la via Lauretana è lunga 114,6 chilometri e collega Cortona a Montepulciano e Siena. Nel tempo, fu ampliata dai romani e fu costruita per collegare Cortona alle altre città etrusche sul mare. Era la strada di artisti, mercanti e pellegrini. Attraverso i territori di Asciano, Rapolano Terme, Sinalunga, Torrita di Siena, Montepulciano, il cammino prosegue poi in Umbria, per giungere alla Santa Casa di Loreto, nelle Marche. Si può percorrere in 5 giorni, oppure in 4 giorni per gli escursionisti più esperti.

Un cammino suggestivo, che attraverso una particolare zona della Toscana, le crete senesi: colline argillose a perdita d’occhio dai colori che vanno al grigio al marrone. Sul cammino si scorgono piccoli borghi in cui son riconoscibile tracce medievali e rinascimentali, come Buonconvento, Montalcino, Asciano, San Giovanni d’Asso e Rapolano Terme.
Da non perdere, il convento di Monte Oliveto Maggiore e l’Abbazia di Sant’Antimo, nota anche come “la gemma del romanico toscano”.
Tra i monti della Lunigiana
Sull’Appennino di Bagnone, in Lunigiana, dalla primavera in poi, la natura a 1300 metri dal livello del mare regala panorami mozzafiato con scorci che vanno dalla valle del Magra fino al golfo della Spezia: un luogo ideale per escursionisti, con sentieri battutti e attrezzati anche grazie agli alpeggi dell’Arpa, i bivacchi ristrutturati con i fondi del programma di sviluppo rurale erogati dalla Regione Toscana.

Molti di questi rifugi sono facimente raggiungibili, come quello del Tornini. Si tratta di capanne utilizzate un tempo dai pastori ed oggi riportate a nuova vita per incentivare un turismo rurale, montano, di certo sostenibile, e scoprire così una Toscana diversa, poco conosciuta e per questo ancora più affascinante.