Giovedì primo aprile si terrà uno speciale appuntamento “fuori casa” per l’Orchestra della Toscana che trasmetterà in streaming dal Cenacolo di santa Croce a Firenze il suo concerto di Pasqua.
A distanza di 11 anni dall’incisione che l’ORT realizzò nel 2010 al pubblico verranno proposte “Le sette ultime parole di nostro Redentore in croce” di Franz Joseph Haydn. Si tratta dell’opera che rese famoso il musicista austriaco in tutta Europa come “compositore ufficiale” di un’intera epoca, ma che al tempo stesso fu fondante di un tempo nuovo, che sarà poi quello del suo allievo, Beethoven.
Sul podio il direttore artistico Daniele Rustioni dirige l’orchestra formata di soli archi e la voce di Giovanni Scifoni, interprete dei nuovi testi che inframezzeranno le nove sonate, commissionati a Davide Rondoni.
Le sette ultime parole di Cristo che, completamente uomo, si spoglia della sua divinità, furono messe in musica da Haydn e presentate il Venerdì Santo del 1786 a Cadice in Andalusia. A Cadice servivano sette Adagi orchestrali.La richiesta proveniva dal canonico della diocesi di Cadice, Don Josè Saenz de Santa Maria. Nella cattedrale spagnola era tradizione produrre ogni anno un oratorio per la Quaresima. L’intervallo di tempo tra la lettura di ogni frase e l’oratorio successivo del vescovo, era riempito dalla musica. Musica che doveva tener di conto anche dell’allestimento scenico adibito per l’occasione e che coinvolgeva tutti gli elementi architettonici della chiesa.
“La musica da me composta dovette adattarsi a queste circostanze e non fu facile scrivere sette Adagi di dieci minuti l’uno senza annoiare gli ascoltatori: a dire il vero mi fu quasi impossibile rispettare i limiti stabiliti” di chiarò il compositore. Haydn stabilì di ispirarsi a ciascuna delle sette frasi evangeliche come a una sorta di libretto segreto. Da ciascuna di esse germina perciò il profilo degli incipit musicali, quasi arie senza testo intonate da strumenti anziché da cantori. Haydn riesce mirabilmente ad esprimere quella essenza drammatica attraverso la musica strumentale dove troviamo accenti tanto vari e diversificati da non sentire alcun bisogno di “verificare” a quale parola stiamo dando ascolto. Soddisfatto del lavoro realizza in seguito diverse versioni: una riduzione pianistica, una trascrizione per quartetto d’archi (proposta dall’ORT) e una versione in forma d’oratorio.
In questa occasione le sonate saranno intervallate dalla voce narrante di Giovanni Scifoni sui testi inediti del poeta e drammaturgo Davide Rondoni. L’attore e regista romano si concede una parentesi musicale tornando agli albori della sua formazione, al suo primo incontro con l’arte, avvenuto studiando pianoforte e canto. Diplomatosi nel 1998 all’Accademia Nazionale d’arte drammatica di Roma, ha lavorato con artisti del calibro di Paolo Poli, Roberto Guicciardini e Sebastiano Lo Monaco. La sua carriera abbraccia anche il grande schermo (dove ha debuttato nel 2003 ne La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana), ma è con la televisione che il suo volto è entrato nelle case degli italiani, protagonista in diverse fiction tra cui Squadra antimafia 7, Un medico in famiglia e Doc, nelle tue mani, uscita nel 2020.