Pasqua a Firenze con lo Scoppio del Carro. Il tradizionale appuntamento torna in presenza dopo due anni di pandemia. Il pubblico ha l’obbligo di indossare la mascherina Fpp2. L’intera manifestazione sarà trasmessa da Toscana Tv e Tele Iride. In precedenza, infatti, a causa del Covid era andata in scena in modo ridotto nel 2021, cioè senza pubblico, o addirittura era stata del tutto annullato nel 2020. Quest’anno, tra le novità della festa, anche un fumetto animato per raccontare il messaggio di pace della manifestazione.
Una tradizione dalle antiche origini
Lo Scoppio del Carro ha origini antichissime, addirittura si fanno risalire alla prima Crociata. La leggenda racconta che il fiorentino Pazzino de’ Pazzi fu il primo a salire sulle mura di Gerusalemme, che venne espugnata il 15 luglio 1099. Gli vennero donate tre schegge del Santo Sepolcro che portò a Firenze. Le reliquie vennero riposte nella Chiesa di Santi Apostoli. Si diffuse l’abitudine di sfregare le schegge del Santo Sepolcro per ottener delle scintille. Con quelle si alimentava il fuoco benedetto, poi custodito nella casa di ogni fiorentino.
La cerimonia divenne consuetudine per la domenica di Pasqua. Per rendere l’evento più solenne fu realizzato un carro per trasportare il fuoco benedetto. A dare il via all’appuntamento la famiglia dei Pazzi con la costruzione del monumentale “Carro di Fuoco”. Dal 1515, si scelse di posizionare la struttura tra il Duomo di Firenze e il Battistero di San Giovanni. La popolazione poteva così ricevere il fuoco benedetto in modo simbolico tra fuochi d’artificio e mortaretti.
La festa pasquale a Firenze
L’appuntamento si tiene la domenica di Pasqua a Firenze in piazza del Duomo. Sempre uguale il copione della festa: un carro, risalente al XVIII secolo, viene trainato da buoi infiocchettati. Il corteo si snoda da Porta al Prato, dove durante l’anno il carro viene conservato in uno speciale deposito, fino al sagrato del Duomo. A scortarlo un corteo di oltre 150 fra armati, musici e sbandieratori del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina. Dalla chiesa dei Santissimi Apostoli parte la processione del clero che arriverà fino al Duomo, dove si svolgeranno le funzioni pasquali.
A Firenze lo chiamano “Brindellone”
Il grande carro di fuoco viene chiamato “Brindellone“ a Firenze. E’ a tutti gli effetti una torre pirotecnica. E’ alto 11,60 metri, lungo 3,40 metri. Sono caricati 1600 mortaretti, per un peso totale di circa 40 quintali. Il carro presenta gli stendardi dei quattro quartieri storici della città (bianchi, rossi, verdi e azzurri). Gli stessi che si affrontano nel torneo del calcio storico con la finale in Santa Croce il 24 giugno per San Giovanni.
Alle 11, di solito dopo l’estrazione degli abbinamenti per il calcio storico fiorentino, il momento clou della Pasqua a Firenze: lo scoppio del carro. Un cavo lungo 150 metri collega il Brindellone all’altare maggiore di Santa Maria del Fiore. Al canto del “Gloria in Excelsis Deo”, viene dato fuoco alla miccia della colombina. Con un forte sibilo prende il volo lungo il filo compiendo il percorso dalla navata centrale del duomo al carro per tornare poi al punto di partenza.
La colombina va ad incendiare i mortaretti e i fuochi d’artificio sapientemente disposti sul carro. Parte quindi lo spettacolo pirotecnico, accompagnato da sibili e scoppi. Sulla sommità del carro si accende la girandola e, al termine dei suoi giri si apre come i petali di un giglio. Se l’operazione si svolge senza intoppi l’anno che verrà sarà prospero e nel segno della buona sorte. Altrimenti, come avvenne nel 1966 anno dell’Alluvione la città sarà colpita da sventure.
La novità: le guardie del fuoco del ‘400
Studenti e docenti dell’Its Mita di Scandicci hanno realizzato per la Pasqua 2022 quattro costumi delle divise indossate dalle Guardie del Fuoco fiorentine nel ‘400. I quattro capi, uno per ogni colore dei quartieri storici del capoluogo toscano, sono stati consegnati al direttore del Calcio Storico Fiorentino Filippo Giovannelli. Il corpo delle guardie del fuoco istituito nel 1416 dal Comune di Firenze: precursore degli odierni vigili del fuoco. I costumi consegnati dal Mita faranno l’esordio domenica 17 aprile. I costumi storici sono stati realizzati seguendo i modelli nei documenti d’epoca, con parti in tessuto ed elementi in pelle.