È partito nella tarda mattinata dall’aeroporto di Pisa, con il C130 dell’Areonautica militare, il contingente dei vigili del fuoco alla volta della Libia, per prestare soccorso in seguito all’alluvione causata dal ciclone Daniel che ha colpito il Paese. La squadra è composta da 27 vigili del fuoco esperti nel soccorso acquatico, operatori NBCR (Nucleare Biologico chimico Radiologico), unità TAST (Technical Assistence and Support Team) e un esperto in comunicazione in emergenza. Il team è diretto verso la città di Derna ed è formato da operatori provenienti da Lazio, Toscana (e nello specifico dai comandi di Firenze, Pistoia, Arezzo, Lucca, Pisa, Livorno e Direzione Regionale), Liguria, Lombardia e Campania. Il team è diretto nella città di Derna a bordo del C130 dell’Aeronautica militare.
Sono tre i voli che l’Italia ha predisposto per portare personale e materiali utili a fronteggiare l’emergenza causata dalle pesanti inondazioni che hanno colpito la Libia. Il primo è quello partito stamani da Pisa con a bordo personale dei vigili del fuoco e del Dipartimento della Protezione civile, un modulo MO.CRAB – Modulo di Contrasto al Rischio Aquatico di Base e un primo carico di materiali. Seguirà nel pomeriggio un secondo C130, con a bordo un modulo TAST – Technical Assistance And Support Teams dei Vigili del Fuoco, un gruppo dei Vigili del Fuoco formato per le emergenze all’estero e specializzato nel supporto logistico, e ulteriore personale e materiali decollerà nel pomeriggio, mentre un terzo volo è previsto per domani mattina.
In Libia è già presente il team avanzato, partito ieri, per la prima ricognizione dei fabbisogni. In totale arriveranno a 36 le unità di personale impiegate sul territorio colpito tra Vigili del Fuoco, Comando Operativo di Vertice Interforze e Dipartimento della Protezione civile, oltre a personale diplomatico del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La situazione in Libia
Tra domenica e lunedì sulla Cirenaica si è abbattuta la tempesta Daniel che ha causato pesanti allagamenti, oltre che migliaia di vittime e feriti. La situazione peggiore si registra a Derna, città nel nord-est della Libia che si affaccia sul mar Mediterraneo che ha circa 100mila abitanti. La città è attraversata da un canale, il Wadi Derna, che per la maggior parte del tempo è asciutto a causa della scarsità di piogge. A monte del corso d’acqua ci sono due dighe degli anni ’70 che non hanno retto, l’acqua è straripata dagli argini e molti quartieri sono stati spazzati via dal fango. Per le autorità locali sono almeno 5mila le vittime e 7mila i feriti.