Scoprire i parchi nazionali della Toscana, luoghi unici di valore naturalistico, paesaggistico e storico, e riflettere sui temi cruciali per l’identità e il futuro dei territori. È questo l’obiettivo dell’evento “Il Parco: territorio e comunità”, che si terrà giovedì 21 e venerdì 22 luglio a San Romano in Garfagnana e metterà a confronto amministratori, enti pubblici, studiosi e produttori per tracciare insieme una strada condivisa.
I Parchi nazionali: ricchezza ecologica ed economica
Al centro del convegno ci sarà il sistema dei parchi nazionali in Toscana, il loro rapporto con gli enti locali e le comunità, le prospettive di collaborazione e di sviluppo sostenibile per l’economia locale, il turismo, la cultura e i servizi ecosistemici, in particolare nelle aree interne ed isole.
In un momento storico segnato dai cambiamenti climatici, è ancora più importante rimettere al centro le aree protette, in grado di tutelare il territorio e promuovere uno sviluppo ecosostenibile.
“I parchi vanno concepiti non solo come perimetri chiusi ma come luoghi culturali, scientifici e naturalistici fondamentali anche nella mitigazione del clima, nella regolazione delle acque e perfino nella moderazione delle temperature – sottolinea il presidente del Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, Fausto Giovanelli – per questo va superata la separazione tra i parchi e il resto del governo territoriale, migliorando la sinergia coi Comuni che già esiste, noi ad esempio abbiamo attivato una Riserva di Biosfera dell’Unesco che rispetto al parco nazionale di 26mila ettari copre un territorio di 450mila ettari e 80 comuni, con cui abbiamo già una prassi di confronto e alleanza.”
I parchi possono essere anche un valore aggiunto per il territorio dal punto di vista turistico, portando visitatori attenti all’ambiente e curiosi di vivere un’esperienza naturalistica a contatto con la natura.
“Le zone appenniniche dove ci sono parchi nazionali dal punto di vista turistico hanno numeri completamente diversi dalle altre – spiega Luca Santini, presidente del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna – noi abbiamo cominciato nel 2013 un lavoro di promozione e siamo passati da 180mila pernottamenti all’anno nei dieci comuni del parco agli oltre 470mila del 2019 e dovremmo chiudere il 2022 con 500mila pernottamenti: nei comuni quindi arrivano circa 50 milioni di euro all’anno dall’indotto del turismo. Quindi può esistere un nuovo modello di sviluppo che vede le foreste non solo come biomassa legnosa ma anche come attrattiva turistica, io dico sempre che vale più anche dal punto di vista economico una foresta in piedi che una tagliata.”
Turismo e parchi possono quindi coesistere felicemente, costruendo un modello all’insegna del rispetto dell’ambiente protetto che si va a vivere.
“Noi stiamo cercando di trovare una compatibilità tra la fruzione turistica e la tutela delle nostre aree – ha spiegato il presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri – ci stiamo riuscendo utilizzando tantissimo le visite guidate nelle zone più delicate, come ad esempio l’isola di Montecristo, in questo modo consentiamo un turismo che rimane però controllato e crea anche economia e occupazione qualificata sul territorio, consentendo inoltre di spalmare la stagione turistica anche oltre il periodo estivo.”
Parchi e comuni a confronto
“Il Parco: territorio e comunità” è una iniziativa organizzata da Anci Toscana in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, il Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Saranno due giorni molto intensi di lavoro, in cui per la prima volta due mondi diversi ma complementari si confronteranno in maniera strutturata per trovare e consolidare strade comuni e condivise.
“Questo confronto tra i parchi nazionali della Toscana e amministrazioni comunali sarà un momento di crescita e per noi anche un’occasione di confrontarci con le esperienze di altre zone più conosciute della Garfagnana – sottolinea la sindaca di San Romano in Garfagnana, Raffaella Mariani – il parco è un elemento non solo di tutela ma anche di innovazione sui tema ambientali, per questo è importante fare rete. Il nostro obiettivo, anche con l’aiuto del parco, è quello di far capire che la qualità della vita, il capitale naturale e anche umano di questi territori può essere un incentivo a tornarvi a vivere, grazie anche agli strumenti digitali che oggi ci permettono di ridurre le distanze col resto del mondo.”
Il programma della due giorni
Molto ricco e approfondito il programma dei lavori, che sarà organizzato in sessioni tematiche e a cui parteciperanno i sindaci che governano i territori, scienziati che li studiano, associazioni che si sostengono, produttori che ci lavorano, oltre naturalmente ai vertici dei Parchi: Fausto Giovanelli presidente Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, Luca Santini presidente Parco Nazionale Foreste Casentinesi, e Giampiero Sammuri presidente Parco Nazionale Arcipelago Toscano e presidente Federparchi.
Tra gli interventi del 21 luglio anche il direttore generale dei MIPAAF Alessandra Stefani, l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni e i primi cittadini di San Marcello Piteglio Luca Marmo (delegato Montagna Anci Toscana), di San Romano Raffaella Mariani, di Capraia Maria Ida Bessi, di Vernio Giovanni Morganti (delegato Forestazione AnciToscana), di Minucciano Nicola Poli, di Portoferraio Angelo Zini, oltre a Francesco Palumbo direttore di Sistema Fondazione Toscana.
Il 22 luglio arà la volta tra gli altri del sindaco di Collemandina Francesco Pioli, di Sillano Giuncugnano Marlo Reali, di Fivizzano Gian Luigi Giannetti, del direttore di Toscana Promozione Francesco Tapinassi, del direttore di Anci Toscana Simone Gheri. I lavori si terranno al Centro Visite del Parco dell’Orecchiella e in diretta streaming, anche sulla pagina Facebook di Ancitoscana.