Saranno i ricercatori dell’Università di Pisa a coordinare il progetto europeo Aincp, uno degli studi più rilevanti nel campo dell’Intelligenza Artificiale e della paralisi cerebrale.
Una malattia che riguarda 100mila persone solo in Italia
Proprio il 6 ottobre, in occasione della Giornata mondiale della paralisi cerebrale, partirà il processo di reclutamento in Italia dei bambini affetti da questa malattia per prendere parte al progetto di ricerca. Presto il reclutamento si estenderà anche a Spagna, Belgio e Georgia.
Per partecipare, spiega una nota diffusa dai ricercatori italiani, è sufficiente iscriversi sul sito www.aincp.eu, e inoltre, in collaborazione tra ricercatori, clinici e famiglie, il 6 e 7 ottobre si terranno eventi online e sul territorio (a Milano), dedicati alle famiglie, ai bambini ed ai giovani con paralisi cerebrale e a tutti i cittadini.
In Italia questa malattia riguarda circa 100mila persone, tra adulti e bambini, mentre a livello globale si stima che coinvolga circa 17 milioni di individui.
Una riabilitazione personalizzata
I bambini con questa malattia hanno bisogno di un programma di riabilitazione personalizzato e intensivo, da iniziare precocemente e basato su una valutazione dettagliata delle loro capacità funzionali, per questo il progetto europeo intende convalidare nuovi algoritmi di intelligenza artificiale per la diagnosi funzionale e la tele-riabilitazione personalizzata per chi è affetto da paralisi cerebrale di tipo emiplegico.
Un esempio concreto è la creazione di strumenti di valutazione funzionale più avanzati rispetto alle scale attualmente in uso, per consentire ai medici di ottenere una visione più completa delle limitazioni dei bambini nella vita quotidiana e di personalizzare i programmi di riabilitazione in base alle loro esigenze specifiche.
Il progetto coinvolge la Fondazione FightTheStroke, che rappresenta il principale gruppo di supporto in Italia per i genitori di bambini con paralisi cerebrale.