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Paralimpiadi, la forza e l’esempio di Ambra Sabatini: “Supererò anche questa”

Una caduta a due metri dal traguardo toglie il bis paralimpico alla velocista di Porto Ercole. Dalla delusione la voglia del riscatto verso Los Angeles 2028

Eravamo “tutti in piedi sul divano” pronti a festeggiare una nuova tripletta tricolore dopo quella di Tokyo, poi a due metri dalla linea del traguardo il sogno si è infranto con la caduta di Ambra Sabatini, campionessa paralimpica nel 2021. La finale dei 100 metri T63, nella penultima giornata delle Paralimpiadi, ci ha lasciato così un sapore dolce amaro. Martina Caironi ha vinto l’oro, alla sua ultima partecipazione paralimpica, già argento nel lungo, è tornata sul gradino più alto conquistando il terzo titolo della carriera da aggiungere a quelli di Londra e Rio, oltre al secondo posto della scorsa edizione, mentre Monica Contrafatto la medaglia di bronzo, dopo il ricorso della Federazione alla giuria. Sportivamente drammatiche le fasi finali della gara: la portabandiera tricolore Sabatini, proprio nel momento in cui sembrava compiere il sorpasso, ha perso l’assetto ed è caduta a terra. Nella corsia a fianco l’altra azzurra Contrafatto non può evitare la caduta arrivando con un tuffo, quarta in 14.60 a un centesimo dal 14.59 della britannica Ndidikama Okoh, ma ha ricevuto il bronzo per essere stata danneggiata (non è la prima volta che succede: c’è il precedente dei Mondiali di Doha 2019 nei 110 ostacoli). Argento all’indonesiana Evi Karisma Tiarani in 14.26.

La velocista di Porto Ercole è poi scoppiata a piangere, in una delusione che mostrava la sofferenza per la mancata vittoria che per aver danneggiato la gara della compagna di squadra. Così ai microfoni Rai dopo la gara: “Non ho capito bene cosa è successo, ero lì al traguardo, stavo per toccare la linea ed è successo l’incidente. Prima della partenza ho avuto un problema nel riscaldamento, non funzionava più la valvola della protesi, usciva l’aria poi abbiamo aggiustato tutto con del silicone. Ero mentalmente e fisicamente carica e avrei voluto lottare fino alla fine“.

Martina (Caironi ndr) è stata bravissima. – ha proseguito la toscana – Sono contenta per lei, sono felicissima che almeno lei sia riuscita in questa impresa, purtroppo ho fatto del male a Monica (Contrafatto ndr) e mi dispiace perché è cascata anche lei. Non avrei mai voluto questa fine. Affronterò anche questa, ne ho affrontate tante. Grazie a chi mi ha seguito e mi ha supportato”. Un pensiero poi ai genitori sugli spalti dello Stade de France “Avrei voluto regalare questa gioia ai miei genitori che sono qui, per tutto il supporto che ho ricevuto in questo ultimo periodo. E’ stato un anno difficile, ce l’ho messa tutta, prima con la costola poi con l’infortunio, ora la caduta. Sono ancora sotto shock“.

Ambra ha solo 22 anni, è molto giovani e ha dalla sua il tempo e il carattere per superare questa delusione e proiettarsi verso Los Angeles. “Volevamo chiudere questa serata in bellezza, c’è dell’amaro adesso. So che ho tante opportunità davanti, mi rimetterò subito sotto, perchè con oggi è iniziato un nuovo percorso verso Los Angeles. Mi prenderò del tempo per me stessa per metabolizzare tutto e si andrà avanti” ha concluso Sabatini.

 

 

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