Papa Francesco gioca a biliardino al termine dell’udienza generale. Un biliardino speciale, inclusivo, realizzato da un’associazione toscana per poter consentire anche alle persone con disabilità di poter cimentarsi da porta a porta, alla ricerca di un goal.
La foto – scattata ieri – ha fatto in pochissime ore il giro dei social e della rete. Un dono a Bergoglio di Natale Tonini, presidente dell‘associazione Sport Toscana Calciobalilla, che ha sede ad Altopascio, vicino Lucca.
L’idea nasce di un gruppo di amici che fanno parte dell’associazione, con l’intento di dar vita ad un biliardino accessibile a tutti., anche a chi è costretto su una sedia a rotella. E Papa Francesco non si è tirato indietro, scambiando subito qualche passaggio con Tonini.
Lo sport dunque regala ancora una bella lezione di vita e lo fa anche attraverso le parole: 16 in tutto, impresse simbolicamente sulla fiancata del tavolo dal fumettista lucchese Alessandro Sesti, care allo stesso Francesco. Una squadra di parole, da ricordare ogni giorno della vita. Comunità, amicizia, inclusione, solidarietà, lealtà, impegno, dignità, rispetto, generosità, amore, condivisione, onestà, speranza, gruppo, altruismo, coraggio.
Parole disegnate su un tavolo da gioco ma idealmente mobili, come le palline che rimbalzano da un lato all’altro del biliardino, da una porta all’altra, da ogni persona che stringerà tra le mani la stecca che muove i calciatori in campo. Anche le sedici parole faranno lo stesso ogni volta che un giocatore le incrocerà con i propri occhi. Si muoveranno tra le persone, per ricordarsi che la vita è fatta anche da questi sedici pilastri.
“Sono parole prese dal vocabolario del Papa e che dovrebbero caratterizzare l’approccio di tutti al gioco, allo sport“. spiega il presidente Tonini che poi ricorda come l’associazione abbia di recente donato biliardini anche alle carceri di Volterra, Lucca e Sollicciano – “Continuerà a proporre questa particolare e popolare esperienza di gioco a parrocchie, oratori e luoghi di aggregazione giovanile”.
Il bello del gioco di squadra, che si fa in campo, tra la gente o insieme al Papa stesso.
