La seconda domenica di settembre Asciano si anima per il palio dei ciuchi. Nato quasi per gioco, come una presa in giro del Palio di Siena, ha acquisito col tempo le caratteristiche di una vera e propria gara, con tutti i crismi di una rievocazione storica.
La mattina, le sette contrade partecipano alla messa nella Basilica di Sant’Agata, alla quale segue la presentazione dei fantini in Piazza Garibaldi. Nel primo pomeriggio iniziano i festeggiamenti con il corteo storico che dalla chiesa di Sant’Agostino arriva fino allo stadio Marconi. È qui che le contrade si sfidano nel palio, preceduto solo dalla sbandierata. Da notare che oltre alla gara principale, si prevedono vincitori anche tra i figuranti – in base alla bellezza dei loro costumi quattrocenteschi – e tra gli sbandieratori – in base alla loro abilità.
Sta di fatto che tra La Corona, Il Corso, La Pergola, Piazza del Grano, Il Prato, La Stazione e La Tranquilla, la contrada più felice sarà quella che arriverà prima alla corsa, vincendo il palio (ovvero il cencio) che ogni anno viene dipinto da giovani artisti toscani.
Il regolamento è cambiato nel corso del tempo ma una delle caratteristiche principali della gara è che i fantini debbano essere non professionisti e necessariamente Ascianesi (o comunque residenti nel comune di Asciano da almeno un anno). Inizialmente i giri da compiere erano due ma oggi vince chi arriva primo al traguardo dopo quattro giri di corsa nel cosiddetto “anello di paglia”.