Da immobile abbandonato e degradato a nuova, spaziosa e funzionale foresteria per i pellegrini sulla Via Francigena. È Hostal Badia, il nuovo rifugio per tutti quelli che percorrono a piedi l’antica strada di pellegrinaggi oche è stato inaugurato ieri nel territorio di Altopascio, a Badia Pozzeveri.
Qui nell’ex canonica e nell’ex casa del colono dell’antica abbazia camaldolese di San Pietro, importante sito archeologico medioevale, è stato ricavato l’ostello che può accogliere fino a 21 persone.
La struttura sarà gestita da ‘Iniziativa turistica’, ente del terzo settore dedicato al turismo sostenibile, sociale e solidale, che si è aggiudicato la manifestazione d’interesse aperta dal Comune nei mesi scorsi.
“Gli scavi archeologici e l’antica abbazia rappresentano un patrimonio unico – spiega il sindaco Sara D’Ambrosio – sia per la bellezza dell’area sia per la peculiarità dello scavo stesso, che si concentra soprattutto sui resti umani per ricavare informazioni fondamentali per la ricostruzione dello stile di vita della popolazione medievale toscana. La nostra volontà è di valorizzare quest’area in modo permanente” e “vorremmo anche creare un museo con i resti emersi in questi nove anni di scavi archeologici, e poi riuscire a ottenere i fondi necessari per restaurare e riaprire l’antica Abbazia camaldolese, bellissima e preziosa”.
Il recupero è stato finanziato dal Comune di Altopascio, dalla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca e dalla Regione Toscana. All’inaugurazione hanno partecipato il presidente della Fondazione cassa di risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi e il presidente dell’Associazione europea delle Vie Francigene Massimo Tedeschi.