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Attacco all’ospedale pediatrico di Kyiv: Toscana pronta ad attivare il ponte sanitario col Meyer

L’AOU Meyer metterà a disposizione dieci posti in oncologia, pediatria e chirurgia e saranno ospitati anche accompagnatori e familiari dei piccoli pazienti

Ospedale Meyer

La Toscana è pronta ad attivare un ponte sanitario per aiutare i piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico di Kyiv che nelle scorse ore è stato attaccato dai missili russi.

L’accordo tra Toscana e Kyiv

Le autorità ucraine in Italia nell’immediatezza dell’accaduto hanno contattato il presidente della Regione Eugenio Giani per sondare la disponibilità a fornire un aiuto per risolvere la difficile situazione sanitaria che si è venuta a creare in conseguenza dell’attacco e che coinvolge molti bambini, che necessitano di cure immediate, e le loro famiglie.

La Toscana e la Regione di Kyiv sono legate da un accordo siglato il 5 marzo scorso dal presidente Giani e da Ruslan Kravchenko, capo dell’Amministrazione della Regione della capitale ucraina. Il quadro di collaborazione del documento prevede proprio una risposta all’emergenza umanitaria nella Regione di Kyiv causata dall’aggressione militare russa.

10 posti letto al Meyer e ospitalità per gli accompagnatori

Nell’immediato l’AOU Meyer di Firenze metterà a disposizione 10 posti nei reparti di oncologia, pediatria e chirurgia. Inoltre, attraverso strutture del Terzo settore, potranno trovare ospitalità anche accompagnatori e famigliari dei minori ospitati.

“Ancora una volta la Toscana è vicina al dramma dell’Ucraina – ha detto il presidente Giani – accanto all’indignazione per l’ennesima violazione dei più elementari principi di umanità che questa volta hanno raggiunto persino bambini inermi e bisognosi di cure ospedaliere. Ci muove il desiderio e l’obbligo morale di dare il nostro contributo concreto, intervenendo immediatamente con una delle nostre eccellenze toscane in ambito sanitario, l’Ospedale pediatrico Meyer. Ringrazio i professionisti e il mondo del volontariato che in queste ore si sta attivando e che è ancora una volta motivo di orgoglio in situazioni di emergenza”.

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