Sei progetti, sei storie di giovani innovatori in agricoltura sono stati premiati con l’Oscar Green di Coldiretti Toscana, il riconoscimento assegnato dall’associazione di categoria che permette al vincitore di accedere alla finale nazionale. Sul podio c’è il progetto ‘Made in P(i)T, A.L.T.A. Montagna Pistoiese’, che, mette in campo azioni per tutelare il paesaggio, l’ambiente e la biodiversità, favorendo lo sviluppo socio-economico sostenibile della popolazione.
Secondo la delegata nazionale Coldiretti Giovani Impresa, Veronica Barbati, “anche attraverso i giovani l’Italia ha conquistato un ruolo guida nel Green Deal a livello globale con l’agricoltura più green d’Europa. La Toscana si sta imponendo con 16 prodotti Igp, 16 Dop e 461 prodotti riconosciuti tradizionali dal Mipaaf, con un forte e rinnovato impegno nel custodire semi, animali o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare”.
Gli altri 5 progetti vincitori vanno dalla realizzazione di un agrievidenziatore alla prima birra al carciofo, dal pecorino in trincea al drone impollinante fino alla canapa 5.0 hi-tech.
Il vincitore
Si chiama A.L.T.A. Montagna Pistoiese il progetto (all’interno del Piano Integrato Territoriale) che ha previsto un milione di euro di investimenti destinati all’ecosostenibilità mettendo insieme – per la sua realizzazione – 40 organizzazioni tra enti di ricerca, aziende agricole, associazioni, enti locali coordinati da Impresa Verde-Coldiretti Pistoia. L’obiettivo è la realizzazione di di laghetti, abbeveratoi, sentieri, muretti a secco e recinzioni nei comuni di Abetone Cutigliano e di San Marcello Piteglio. L’iniziativa mette in campo azioni per tutelare il paesaggio, l’ambiente e la biodiversità, favorendo lo sviluppo socio-economico sostenibile della popolazione.
Gli altri progetti premiati
L’agrievidenziatore con feltro di lana e miele della Lunigiana
Il lavoro di squadra tra l’azienda agricola Spicchio di Lana e l’Istituto Leonardo da Vinci di Villafranca nell’ambito del Progetto GREEN JOBS ha dato vita a ‘Moon Marker’, un prototipo di evidenziatore costruito con prodotti locali: il feltro di lana, la canna comune, il miele della Lunigiana. Il prodotto viene poi presentato in una confezione regalo di tre pennarelli di colore diverso avvolti nella juta, diventando cosi anche una campagna social.
La Birra Morellina, la prima al carciofo prodotta in Toscana
La Birra Morellina ha una particolarità: è realizzata con il carciofo. La scelta del carciofo nasce dal fatto che questo ortaggio è la produzione aziendale di punta dell’agriturismo ‘La Colmata”. Con la “Birra Morellina” l’azienda va dunque a chiudere il ciclo produttivo, rappresenta un punto di partenza per la vendita diretta, un ulteriore prodotto per gli ospiti dell’agriturismo e un tramite per attrarre attraverso le degustazioni, un nuovo target territoriale e non solo.
Il pecorino al caglio di carciofo (stagionato nelle grotte della seconda Guerra Mondiale)
Premiato dagli Oscar green anche il pecorino a latte crudo fatto con caglio di carciofo di Chiusure, stagionato in grotte di tufo, proprio quelle utilizzate durante la seconda guerra mondiale. Il pecorino fatto con il caglio di carciofo rimane più fresco e morbido del classico pecorino stagionato. L’idea di realizzare questo prodotto è stata di Ilaria Salvadori, titolare dell’omonima azienda agricola che si trova a Cortona.
Un drone per impollinare gli olivi
Un drone per impollinare gli olivi: un progetto del Gruppo operativo Olimpolli Montagnani (finanziato con la misura 16 del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana) che punta a risolvere il problema della scarsa impollinazione dell’olivo. L’innovazione principale consiste nella distribuzione del polline sulle piante da effettuare mediante drone nel momento di migliore ricettività per lo stigma. La tecnica, mai applicata in precedenza su impianti di olivo, prende spunto da alcune prove effettuate su altre specie legnose.
La canapa hi-tech
La Canapa 5.0 hi-tech è promossa da Labo Verde, un laboratorio indoor che si trova in Versilia, specializzato nella produzione a regime altamente controllato di Canapa Sativa L. Un centro di ricerca su nuove genetiche e sperimentazione di tecniche di coltivazione per massimizzare i risultati della produzione e aumentare gli standard qualitativi. Proprio la stessa canapa – infatti – ha diverse destinazioni d’uso sia nel settore ricreativo dell’infiorescenza sia nell’industria cosmetica e farmaceutica.