E’ scattato il conto alla rovescia: sabato, 15 giugno, riapre al pubblico la Riserva Naturale Statale di Orrido di Botri, a Bagni di Lucca .
Gestito dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Lucca l’Orrido di Botri è il canyon più grande della Toscana. Un’attrattiva naturalistica di grande fascino ma è un ambiente molto delicato perché dotato di grande ricchezza floristica e faunistica che deve essere preservata e tutelata. per questo visitare l’Orrido di Botri richiede l’accettazione delle regole del reparto che lo gestisce. Tra queste l’uso del casco protettivo e indossare scarpe da trekking.
Che cos’è l’Orrido di Botri
L’Orrido di Botri infatti è una gola calcarea alle pendici dei monti Rondinaio e Tre Potenze con ripide pareti scavate in profondità dalle acque dei torrenti Mariana e Ribellino,che si congiungono poi formando il Rio Pelago. Nel periodo estivo, quando la portata delle acque è minore e la temperatura un po’ più mite, è possibile risalirne il tratto finale, da Ponte a Gaio fino al Salto dei Becchi.
Perché visitare l’Orrido di Botri
La riserva dell’orrido di Botri è unica nel suo genere. Come si legge nella descrizione sul sito ufficiale, la vegetazione è distribuita secondo una stratificazione verticale, con i livelli più umidi e freddi alla base dove predominano i muschi e le felci, sostituiti mano a mano che si sale verso l’alto dai livelli più temperati, dove si incontrano piante di aquilegia e silene in mezzo ad estese faggete .
Le impervie pareti dell’Orrido arrivano in alcuni punti fino a 200 m. di altezza, e da sempre costituiscono un sito di nidificazione ideale per l’Aquila Reale.” Tutte ragioni queste che rendono una giornata nel più grande canyon della Toscana un’esperienza unica.
Quando andare
L’Orrido di Botri riaprirà il 15 giugno e fino al 14 luglio sarà possibile accedere al sito solo nei fine settimana (sabato e domenica) mentre dalla seconda metà di luglio l’Orrido potrà essere visitato tutti i giorni. E’ possibile optare per una visita con guida oppure accedere in autonomia ma in questo caso sarà necessario chiamare il reparto Utb dei carabinieri forestali di Lucca, per tutti valgono le regole istituite dal carabinieri per preservare e tutelare la ricchezza della riserva naturale