Bottiglie uniche da migliaia di sterline. Pardon, vere e proprie opere. È iniziata l’asta online per aggiudicarsi le preziose bottiglie di Ornellaia Vendemmia d’Artista 2016 realizzate da Shirin Neshat, l’artista americana di origine iraniana, che per l’11esima edizione della manifestazione è stata chiamata a interpretare il carattere di Ornellaia 2016: “La Tensione”.
Con il suo linguaggio visivo destabilizzante e poetico, la fotografa, regista e videoartista allude alla forza e alla dinamicità di quest’annata attraverso versi dell’illustre poeta persiano dell’XI secolo, Omar Khayyām.
Ora queste opere d’arte vengono messe all’asta tramite una battitura online ospitata da Sotheby’s, che si terrà fino al 13 settembre. Collezionisti di tutto il mondo potranno così cercare di aggiudicarsi un’opera d’arte e un vino di gran pregio, compiendo un gesto di grande generosità. Il ricavo dell’asta verrà devoluto alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, a sostegno dell’innovativo programma dal nome “Mind’s Eye”.
«In questi ultimi dieci anni – spiega il ceo di Ornellaia, Giovanni Geddes da Filicaia – Ornellaia ha donato oltre due milioni di euro a dieci diverse istituzioni nel mondo dell’arte: dal Whitney Museum a New York alla Neue National Galerie di Berlino, dalla Fondation Beyeler a Basilea alla Royal Opera House di Londra, fino all’H2 Foundation in Hong Kong e Shanghai. A partire dal 2019, desideriamo dare un contributo allo sviluppo della percezione artistica dei non vedenti e per questo abbiamo deciso di sostenere il programma Mind’s Eye della Fondazione Solomon R. Guggenheim».
Questa collaborazione verrà inoltre celebrata al termine dell’asta con un esclusivo evento cocktail, che sarà ospitato nella sede della Collezione Peggy Guggenheim nello scenografico Palazzo Venier dei Leoni, affacciato sul Canal Grande a Venezia.
Registrandosi al sito sothebys.com/ornellaia chi vuole potrà lasciare un bid e partecipare all’asta internazionale. Il ricavato raccolto attraverso l’asta verrà rivelato alle ore 20 del 13 settembre presso la Collezione Peggy Guggenheim a Venezia. Il progetto “Mind’s Eye”, creato dal dipartimento di educazione del Guggenheim, aiuta le persone non vedenti o ipovedenti a sperimentare l’arte attraverso l’utilizzo di tutti i sensi.
