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Ornella Vanoni racconta gli anni d’oro della Versilia: “Il medico mi disse di bere whisky e caffè e sul palco della Bussola mi lasciavo andare”

L’artista è stata protagonista di una serata- talk al Grand hotel Principe di Piemonte durante la quale si è lasciata andare ai ricordi e agli aneddoti degli anni d’oro della Versilia e dello storico locale della Bussola di Focette

Ornella Vanoni intervistata da Concita De Gregorio

‘’Quando iniziai a esibirmi in Bussola ero un bruco strisciante con una paura folle, allora il medico mi disse di bere whisky e caffè e sul palco mi lasciavo andare”, irriverente, senza freni, istrionica e incredibilmente affascinante. Ornella Vanoni è un mito intramontabile, un’artista dai mille volti, indubbiamente una delle maggiori interpreti della musica leggera italiana, sicuramente tra le più adorate.

Ornella Vanoni è stata protagonista di una serata- talk al Grand hotel Principe di Piemonte durante la quale si è lasciata andare ai ricordi e agli aneddoti sugli anni d’oro della Versilia, legati a doppio filo ad uno dei locali cult delle estati italiane: La Bussola di Focette. A pochi giorni dalla chiusura del locale che ha scritto un’epoca, Mario Bernardini, figlio di Sergio Bernardini che quel locale lo lanciò, col supporto della proprietà del Grand hotel, ha organizzato una serata dal sapore nostalgico, trainata dalla carismatica Ornella Vanoni: “Se non cantavi alla Bussola non eri nessuno’’, ha detto la cantante di Senza fine.

L’incontro, condotto da Concita De Gregorio, ha regalato gustosi aneddoti e momenti di spontanea ilarità grazie a Ornella Vanoni, brillante e ironica nella narrazione come solo lei sa essere. Tra questi, il rapporto con Mina (“Ero sua amica perché viveva a Milano, lei giocava a carte e si diceva addirittura che avesse vinto la Bussola col gioco. Oggi non ci sentiamo più. Era invidiata perché prendeva la villa in Versilia e si esibiva alla Bussola. Poi si diceva che lei sedeva con gente normale, io ai tavoli importanti. Era colpa mia se avevo amici importanti? Mina ha portato gioia nella musica mentre prima erano tristi’’) e la cena al Bussolotto con Catherine Deneuve e il marito Marcello Mastroianni che dopo cinque anni dalle nozze rivelò di non conoscere il francese e le lunghe lamentele di Fabrizio De Andre’ ‘’col tipico mugugno dei liguri’’.

E poi ovviamente l’amore per Gino Paoli e quel quel pianto sulla spalla di Bernardini quando Paoli, sposato, la allontanò. ‘’Lo amavo alla follia e quella sera ero disperata. I grandi amori non vanno lasciati e anche oggi frequento lui e la nuova moglie. Invece Streheler non mi ha mai perdonato il tradimento: io e lui eravamo come Pinocchio e Geppetto’’.

La Ornella nazionale, con il suo solito guizzo, non si è sottratta neppure ad un’analisi del mondo musicale di oggi:‘’Mi piacciono i rapper – ha detto – come Mahmood, Ghali e Marrakech. È uno stile che rappresenta il mondo veloce di oggi. Mina ha duettato con Blanco. A me forse Mahmood dedicherà una canzone quando sono morta. Invece i tormentoni sono tutti uguali: oggi si scarica la musica non si comprano i dischi. Ecco che tutto guadagnano con i tormentoni. Elodie è sottile e sempre elegante, sta facendo carriera pazzesca e bisognerebbe le scrivessero belle canzoni ma non c’è più nessuno. L’ultimo cantautore di un certo stile? Samuele Bersani’’.

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