È la serie del momento. Sarà che tutti noi, non più giovanissimi, abbiamo avuto almeno una cassetta degli 883 che abbiamo ascoltato nello walkman, sarà che erano gli anni delle immense compagnie, gli anni in motorino sempre in due e dei Roy Rogers come jeans e ancor oggi non c’è modo migliore per descrivere gli anni Novanta.
Sarà per questo che “Hanno ucciso l’uomo ragno”, la fiction sbarcata su Sky l’11 ottobre in 8 episodi e che ripercorre la storia e il successo del duo Pezzali-Repetto, è diventata il fenomeno dell’anno con 1 milione e 300 mila spettatori medi a settimana, amata e seguita anche dai Millennials che con molta probabilità uno walkman non l’hanno mai visto.
Una serie che è già diventata cult e che parla anche un po’ toscano. Non solo per la presenza del giovane talento pratese Elia Nuzzolo (che interpreta Max Pezzali) ma anche perché la pellicola, per la regia di Sydney Sibilia, Alice Filippi, Francesco Ebbasta è ambientata sì tra Pavia e Milano ma vede protagonista anche Orbetello dove si svolge uno dei momenti chiave della storia del duo (almeno nel racconto romanzato della fiction). E’ proprio qui, nella seconda tappa del Cantagiro, manifestazione musicale itinerante estiva che si svolgeva in Italia dal 1962 al 1974, Mauro Repetto, instancabile sognatore e forse vera anima del duo, trova finalmente la sua dimensione all’interno degli 883.
Fino a quel momento, infatti, nonostante il contributo alla stesura dei testi e alla composizione musicale, Repetto sul palco era sembrato un pesce fuor d’acqua. Era Max il cantante, lui si limitava a fare i cori. Ma questo binomio non stava funzionando, da solo Max non riusciva a far breccia nei cuori dei fan.
Fu ad Orbetello che, stravolgendo i piani e la scaletta, Repetto iniziando a ballare sul palco, manda in visibilio i fans e scrive la prima pagina della nuova storia di successo degli 883.
Il resto è storia, una storia che ha attraversato le generazioni e vissuto alti e bassi, tra cui l’addio di Repetto al gruppo anche se non per una rottura con Max stando a quanto hanno sempre dichiarato i diretti interessati. Di certo la serie “Hanno ucciso l’uomo ragno” ha reso giustizia a quel ragazzo con i capelli lunghi che ballava mentre Max Pezzali cantava.
Tra l’altro proprio Repetto porterà in tour a partire da Pavia lo spettacolo “Alla ricerca dell’uomo ragno”, sulla vera storia degli 883 da lui stesso interpretata che farà tappa in Toscana, a Livorno al Teatro 4 Mori, il prossimo 13 febbraio 2025.