La fiducia è in crisi nel nostro tempo, ma in questi giorni a Rondine abbiamo accumulato un patrimonio di fiducia immenso, migliaia di persone sono venute qua e si sono accorte di poter essere quel “passo in avanti” possibile. Solo nelle relazioni davvero concrete si può alimentare questa forza del “nonostante”, altrimenti la fiducia diventa evanescente. A volte la inseriamo, più o meno idealmente, nel regno dei valori. Di certo i valori sono importanti, ma valore è una parola ambigua. I valori possono guidarci nel nostro incidere e cambiare nella vita, ma non devono congelarci nelle ideologie. La fiducia è dunque nelle relazioni, che sono conflittuali. Sono come il sale nella vita, e tutti sappiamo che senza sale però non c’è sapore.
In questi giorni di YouTopic Fest abbiamo gustato un sapore di vita umano meraviglioso.
Al contempo non possiamo dimenticare che esistono i conflitti degenerati: nell’odio, nella violenza e nella guerra. Oggi tanti giovani sono dichiarati dalla Storia “nemici”, ma qui a Rondine scoprono che quello del nemico è un inganno.Lo scoprono russi e ucraini, israeliani e palestinesi e tutti coloro che provengono dalle guerre dimenticate. Rondine permette loro di darsi una soglia di attesa, di ascolto. In questo borgo possono scoprire che al di là della soglia, dinanzi a loro non c’è un nemico, ma un uomo, una donna con sentimenti, emozioni simili, con dolori e sogni infranti. Con una fiducia da riconquistare.
Nei conflitti delle nostre società viviamo di incomprensioni, allontanamenti, prese di posizione e distanze che generano diffidenza, ovvero l’opposto della fiducia. E la diffidenza porta a chiudersi in sé stessi, ma così non si può vivere bene.
Ogni anno a YouTopic Fest il primo passo è stare insieme, pur non disconoscendo le reciproche differenze.
È dunque possibile rigenerare l’umano, ma non esiste una ricetta segreta, gli ingredienti abitano dentro ognuno di noi. Rondine è il luogo dove si rigenera la fiducia nonostante le diversità, i conflitti, il dolore della guerra fuori e dentro di noi
Perché Rondine offre uno spazio e poche regole del gioco, così da rendere possibile un incontro fatto di ascolto dell’altro e racconto di sé. Sono questi gli antichissimi ingredienti per iniziare a costruire la relazione che sta alla base della pace.
Ma non è un cambiamento immediato. Non siamo qui a formulare spot o a ripetere slogan.
Occorre investire il proprio tempo, donare attenzione, parte di sé per mettere in atto quella che con il ‘Metodo Rondine’ chiamiamo “trasformazione creativa del conflitto”.
Creativa perché qui sta la creazione, la rinascita, scegliere di abitare il mondo come uomini e donne nuove.
Abbandonando il clima di terrore, il disorientamento.
Compiendo insieme questo passo possibile oltre la paura verso la corresponsabilità. Inizia un nuovo cammino dove lavorare per gli altri acquista il significato del lavorare per sé stessi. Lavorare per il bene del mondo è possibile solo insieme.
