Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano in Toscana le Giornate FAI di Primavera con oltre 30 aperture in 10 province, alla riscoperta di luoghi preziosi, spesso inaccessibili o poco conosciuti che saranno visitabili a contributo libero.
Un weekend per riconnettersi alla storia e alla cultura della Toscana, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore.
I luoghi delle Giornate del FAI
Verranno aperti ville e palazzi storici, siti archeologici, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, biblioteche, collezioni d’arte.
Quattro i borghi protagonisti quest’anno alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio toscano: Campiglia Marittima. Scansano, Simignano e Tereglio, dove si conservano tesori e scrigni nascosti e si tramandano antiche tradizioni.
Sono presenti nelle aperture anche alcuni incredibili musei d’impresa: Fab Lab Alterini, tipico esempio di modello di azienda a conduzione familiare aretina da oltre 80 anni, il Museo dell’oro UNOAERRE ad Arezzo, il primo museo italiano dedicato all’oreficeria, Palazzo Lambardi Sugar, antica dimora patrizia dove lo store Sugar eletto uno dei tre negozi più belli al mondo, il Museo delle Officine Galileo a Campi Bisenzio una sorta di “macchina del tempo”,dove sono esposti i progressi della scienza e della tecnica dell’ultimo secolo e mezzo e a Livorno apre l’area espositiva dell’Archivio storico Wass che conserva migliaia di carte, disegni tecnici, fotografie e filmati che raccontano la storia di un’impresa all’avanguardia.
Tra le novità la Badia Fiesolana che sarà aperta per la prima volta al pubblico, sede dell’Istituto Universitario Europeo, un luogo eccezionale che conserva documenti, testimonianze e fotografie dei primi passi dell’Unione Europea.
Un altro “gioiello” tutto da riscoprire è la cava romana di Fossacava, uno splendido anfiteatro scolpito dall’uomo tra il I° sec. a.C. e il IV° sec. d.C., situato lungo la strada comunale per Colonnata in località Tarnone.
Ma si potranno visitare anche alcune splendide ville pubbliche o private come la villa medicea di Poggio a Caiano con le stanze segrete di Bianca Cappello, Villa di Olmo a Vaglia dove si conserva un’incredibile collezione di pitture del Seicento napoletano, Villa Aldobrandini, Banchieri, Rospigliosi che si trova alle pendici di Poggio Secco a Prato e la Villa Medicea di Careggi attualmente in corso di restauro.
“La scelta di tesori e itinerari curiosi e di qualità, capaci di coinvolgere l’attenzione di un pubblico attento e desideroso di conoscere, è del tutto condivisa dalla politica culturale della Regione – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. “Lo testimonia ad esempio, lo sforzo che stiamo compiendo per restaurare e valorizzare la Villa Medicea di Careggi già patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, luogo di immenso valore storico-culturale e prima delle ville monumentali acquistate dalla famiglia Medici che nel prossimo futuro si candida a diventare sede dei capolavori degli Uffizi per il progetto Terre degli Uffizi. O ancora, il patrimonio rappresentato dalla galassia dei musei minori della Toscana, o dai borghi che riproducono veri e propri musei a cielo aperto. Sono convinto che operazioni come quella del FAI facciano solo bene al territorio, contribuendo alla crescita di una fruizione consapevole e sostenibile da parte di cittadini e turisti che scelgono forme di approccio diverso e più profondo”.
Un’edizione dedicata all’Ucraina
L’edizione 2022 delle Giornate FAI di Primavera che quest’anno festeggiano ben 30 edizioni, sarà però sempre con il cuore rivolto alla difficile situazione del popolo dell’Ucraina.
Il Fai esporrà i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei beni aperti. Inoltre si attiverà con un gesto concreto: stanzierà 100 mila euro per il restauro di un bene ucraino scelto in accordo con l’Ambasciata Italiana in Ucraina e d’intesa con la chiesa Ucraina.
“Il nostro patrimonio di cultura e ambiente racconta chi siamo” – ha detto la Presidente Fai Toscana Rosita Galanti Balestri – “nostro compito è trasmetterlo oggi alle generazioni future per diffondere la nostra identità di Paese, per riconoscersi tutti assieme come popolo. Oggi più che mai, in questo travagliato scenario con la tragedia che si sta consumando in Ucraina, sentiamo l’urgenza di questo impegno. La conservazione e la tutela del nostro patrimonio culturale acquistano ancora più significato. Aprire le porte alla Bellezza come facciamo con le Giornate Fai di Primavera ha alto valore educativo e formativo nel rispetto della memoria e della cultura tradizionale, ma anche dei nuovi scenari, tecnologici e scientifici. Voglio salutare il fecondo rapporto con la Regione Toscana ringraziando il presidente Giani e tutti coloro che hanno lavorato con il Fai. Per noi questa collaborazione è preziosa e ci sprona ad un rinnovato impegno. I beni che apriamo al pubblico nelle Giornate Fai di Primavera sono beni pubblici e privati, ma soprattutto sono della collettività, delle comunità in cui viviamo e lavoriamo. Insieme, Regione Toscana e Fai siamo impegnati per il bene comune, per la promozione e la tutela del nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico”.