Sale l’attesa per l’avvio delle gare delle Olimpiadi di Parigi, manifestazione che vedrà partecipare 403 atleti e atlete italiani, un numero record, mai visto per la nostra nazionale ma che ha anche molte ambizioni e puntare a battere il record di medaglie di Tokyo quando furono 40. Dalla Toscana saranno ben 39 gli atleti nelle fila della spedizione azzurra, un numero che ben descrive lo stato di salute del movimento nella nostra regione. In vista della cerimonia d’apertura di Parigi abbiamo voluto fare il punto con Simone Cardullo, presidente del Coni Toscana.
Sono 39 gli atleti della Toscana nelle fila della spedizione italiana per le Olimpiadi di Parigi, un risultato importante per la nostra regione.
Sì, è un bel risultato perché dimostra l’importanza che nel mondo sportivo ha la Toscana e, non solo nei numeri, ma proprio nella qualità. In più voglio sottolineare come tutte le province della Toscana sono presenti in questa Olimpiade.
I numeri sono molto simili a quelli di Tokyo, dove furono 38 i toscani a partire però, come evidenziava anche lei, la qualità è cresciuta. Possiamo dire di avere anche ambizioni maggiori per Parigi?
Sicuramente in questo momento degli atleti veramente di qualità. Come toscani a Tokyo non abbiamo preso neanche un oro, ma due argenti e tre bronzi. Oggi invece ci sono degli atleti su cui speriamo possano anche vincere un oro. Nella storia della Toscana sono stati 59 i campioni olimpici, ma credo che questo sia l’anno giusto per evidenziare ancora di più la forza della Toscana.
In questo quadriennio il Coni Toscana come ha supportato lo sport nella nostra regione?
Lavoriamo più sulla base, sulle società, sul vivaio, sui rapporti con il mondo dello sport in generale a livello Toscana, mentre gli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi sono direttamente seguiti dalla sede centrale del Coni e dai gruppi sportivi a cui appartengono.
Le Olimpiadi sono il sogno di tutti i ragazzi che praticano uno sport, come evidenziava lei è importante il vivaio e immagino che una spedizione con una bella rappresentazione toscana possa fare bene al movimento.
Certo, fa bene al movimento, fa bene ai ragazzi, fa bene alla loro crescita, non solo da atleti, ma anche nel loro percorso per diventare uomini e donne. E spero che praticare uno sport gli insegni anche ad avere rispetto degli altri, che è una cosa molto importante soprattutto in questo momento storico.
La Toscana oltre che, come atleti, è cresciuta anche nelle strutture che ha sul proprio territorio e ai tecnici che mette a disposizione degli atleti, penso alle due piscine di Livorno e Firenze centri di eccellenza a livello nazionale per il nuoto che richiamano atleti da tutta Italia.
Se guardiamo la provenienza degli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi di Parigi, le due province più rappresentante sono proprio Livorno e Firenze, ma non sono soltanto atleti toscani, ma ci sono tanti ragazzi che si fanno seguire dai tecnici toscani che stanno proprio in queste città.
L’attenzione ora è sulle Olimpiadi, però alla fine di agosto ci saranno le Paralimpiadi e anche lì avremo molti atleti toscani.
Siamo in attesa di conoscere il dato definitivo, ma la rappresentativa sarà importante e ambiziosa. Teniamo conto che alle ultime Paralimpiadi di Tokyo con Ambra Sabatini abbiamo vinto una medaglia olimpica; quindi, anche la struttura paralimpica in Toscana è veramente di primissima qualità. Oltre alla Sabatini ci sono poi Simone Ciulli nel nuoto ma anche Sara Morganti nell’equitazione sono per citare alcuni nomi di medagliati olimpici.
Parigi sarà una Olimpiade molto diversa da Tokyo con impianti spettacolari e tanto pubblico sugli spalti a tifare.
Sarà un ambiente completamente diverso che darà ancora più valore allo sport, ma non solo. Se andate a guardare i posti dove sono state sistemate alcune gare nella stessa Parigi, è veramente entusiasmante. L’Esplanade des Invalides, ad esempio, è una cosa incredibile, qui saranno ospitate alcune gare di tiro con l’arco oltre che al traguardo della maratona. È un’Olimpiade anche di ritorno alla normalità, da un punto di vista di presenza di pubblico, da un punto di vista organizzativo.