Sono arrivati domenica 29 gennaio al porto di Marina di Carrara, stremati dopo una lunga traversata nel Mediterraneo prima su precari barconi in balia del mare e poi sulla Ocean Viking che li ha tratti in salvo mercoledì 25 gennaio al largo della Libia. Sono scesi prima i bambini con i mano i peluche, compagni di un viaggio da dimenticare, poi tutti gli altri: in tutto 95 provenienti dall’Africa sub-sahariana, da Nigeria, Mali, Ghana, Ciad e Costa d’Avorio, 38 i minori e di questi 33 non accompagnati.
La banchina è il porto sicuro che li accoglie, i cittadini gli danno il benvenuto con applausi e uno striscione: nessuno è straniero. Altri protestano contro lo sbarco. La nave di salvataggio della ong Sos Mediterraneé, battente bandiera norvegese, è arrivata alle 15.20, i primi sbarchi sono avvenuti due ore dopo. A terra, ad attenderli, la Protezione civile regionale, le forze di polizia, operatori e volontari che hanno preparato tutto in poco tempo, poi il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessora alla protezione civile Monia Monni e l’assessora al sociale Serena Spinelli.
“La Toscana ha il volto umano di chi accoglie i bisognosi – commenta Giani -. L’accoglienza è nel dna dei toscani: qualche mese fa con gli ucraini ed oggi con chi arriva dal mare”. “Polemiche con il governo?”.“Per troppi anni – risponde a chi glielo chiede – si è lucrato consenso politico sull’immigrazione. Ieri come oggi io rifuggo strumentalizzazioni di vite umane e mi limito a dire che ad ogni mano innocente tesa la Toscana aprirà sempre il suo cuore, accogliendo chi ha bisogno”.
Il viaggio della salvezza lungo 4 giorni e 1.500 chilometri
Dopo quattro giorni e mille e cinquecento chilometri, la nave entra finalmente in porto e si presenta imponente: lunga poco meno di settanta metri e larga poco più di quindici, al centro e a poppa un castello di container abitabili usati anche per l’assistenza alle persone. Tra i 95 migranti trasportati, c’è anche un ustionato da prodotti chimici, probabilmente cherosene. I minori non accompagnati, tutti con più di quattordici anni, saranno ospitati in un centro di accoglienza straordinario allestito a Massa. Gli altri sessantadue saranno distribuiti nel resto d’Italia, qualcuno anche in Toscana. Nel centro di accoglienza straordinario di Piombino troveranno invece rifugio dieci minori non accompagnati arrivati ieri a La Spezia con la Geo Barents.
Dopo gli sbarchi avvenuti nei giorni prima di Natale a Livorno, quando arrivarono in duecento, i 95 migranti sono il terzo gruppo in poco più di un mese che approda in Toscana. “Ancora una volta la Toscana si conferma terra di accoglienza e solidarietà – sottolinea l’assessora Monia Monni – Grazie al grande lavoro delle istituzioni democratiche ed all’apporto del mondo del volontariato abbiamo accolto, al porto di Carrara, i migranti salvati dalla Ocean Viking nel mar di Sicilia: uomini, donne e bambini che scappano dai loro paesi martoriati da guerre e carestie, spesso dovute ai cambiamenti climatici provocati dai cosiddetti Paesi sviluppati”. “Purtroppo ancora una volta – aggiunge – il Governo ha deciso di considerare porti sicuri porti lontani dalle coste siciliane, costringendo i migranti ad estenuanti viaggi in mare”.
Mentre la nave si avvicinava finalmente al porto toscano, un gruppo di migranti salvati si è affacciato, salutando ed urlando di gioia alla vista della terra: i pollici alzati in segno di vittoria e i sorrisi nascosti dietro le mascherine.
“Anche qui a Carrara la Toscana ha mostrato la sua capacità di accoglienza e solidarietà – commenta l’assessora al sociale Serena Spinelli – Le operazioni di sbarco si sono svolte regolarmente e i migranti stanno svolgendo le procedure e ricevendo assistenza nel padiglione attrezzato a Carrara Fiere. I trentatré minori non accompagnati saranno accolti una struttura adeguata a Massa, la cui apertura è stata disposta dalla Prefettura e dove saranno attivati i percorsi a loro dedicati con la collaborazione dei servizi sociali territoriali”.“Anche in questa occasione – prosegue – c’è stata la massima collaborazione tra tutte le istituzioni e una grande risposta da parte della Protezione civile, delle associazioni del volontariato e dei servizi sociali e sanitari”.
Sul porto c’erano la Protezione civile regionale, volontari ed operatori. I primi a salire a bordo, poco prima delle quattro del pomeriggio, sono stati poliziotti e carabinieri: poi, mezz’ora più tardi, la Croce Rossa e le squadre dell’Usmaf, gli uffici di sanità marittima e di frontiera che dipendono direttamente dal Ministero della salute. I migranti sono stati tutti sottoposti a tampone poi sono stati accompagnati a gruppi di dieci, con i mezzi della colonna mobile toscana, al padiglione dell’Imm Carrara Fiere, distante tre chilometri dal porto, dove è stato organizzato il punto di accoglienza e dove tutti sono stati sottoposti a nuovi controlli medici e sanitari dal personale della Asl.
Dopo le identificazioni e i controlli sanitari, i migranti sono tutti ripartiti da Carrara nella notte verso i luoghi di accoglienza.