Nuovi fondi per il restyling dello stadio Franchi e per Campo di Marte e lavori conclusi nei tempi. Questo l’impegno ribadito dal sindaco Dario Nardella. “Mercoledì prossimo a Roma incontrerò il ministro Franceschini e parleremo del progetto Franchi. Posso dire che arriveremo ad inaugurare il nuovo Franchi e la riqualificazione del quartiere di Campo di Marte nei tempi previsti” ha assicurato.
Sui tempi, ha aggiunto il sindaco, “completeremo il tutto” come da cronoprogramma, “anche perché se no perdiamo i soldi. Faccio presente che abbiamo ricevuto i complimenti da tutti, dal Coni, dalla Figc e questo è davvero un modello, io credo che sia una cosa di cui dobbiamo essere molto contenti. Io credo che questo sia lo stadio più green d’Italia e in questo momento, con i rincari dell’energia, questo significa molto.
Nardella ha sottolineato come questo progetto è stato realizzato da uno studio che ha realizzato 140 stadi: “l’idea che lo stadio di Firenze sia a livello dei progetti di quello di Pechino, di Madrid, di quello di Monaco francamente mi fa sentire tranquillo“.
Nuovi fondi per il progetto
“Si tratta di un progetto complessivo da 450 milioni di euro. La Città metropolitana candiderà l’area di Campo di Marte al Piano Integrato Città Metropolitane del ministero dell’Interno per ottenere un fondo aggiuntivo del valore di 55 milioni di euro, che andrebbero ad aggiungersi ai 95 milioni già previsti coprendo così il valore totale di riferimento dei progetti” ha detto ancora il sindaco Nardella.
Il confronto con la Fiorentina
Sabato Nardella sarà al Viola Park. La prossima settimana il sindaco incontrerà il direttore generale della Fiorentina Joe Barone “per cominciare a lavorare insieme. Nella proroga della convenzione abbiamo scritto che apriremo un gruppo di lavoro per cominciare a vedere le esigenze che ha il club viola sia sullo stadio che sul percorso di progettazione e avanzamento dei lavori. Questo progetto consente una doppia opzione sui lavori, di portare avanti i lavori con la squadra che continua a giocare al Franchi oppure fare i lavori con la squadra di calcio che gioca da un’altra parte“.
Nel complesso Nardella si è detto fiducioso: “dai colloqui che ho avuto con la Fiorentina vedo i presupposti per portare avanti un lavoro armonioso. So che siamo la città delle congiure ma se siamo arrivati fin qui qualcosa vuol dire, non sono così sprovveduto. Alla città io dico che lo stadio si farà ed è un risultato straordinario, visto che se ne parla da 50 anni“.
Un incontro con i cittadini
“E’ una sfida importante – ha detto Nardella – ma non ci si sentiamo soli: siamo fiduciosi di avere un quartiere che ci sosterrà moltissimo”. Per questo è allo studio anche un coinvolgimento degli abitanti del quartiere. “Noi – ha spiegato Nardella – dobbiamo parlare con i cittadini, organizzeremo un incontro con il consiglio di quartiere 2 e i cittadini di Campo di Marte. È nostro desiderio fare inoltre una presentazione esaustiva alle tre commissioni di Palazzo Vecchio coinvolte. Incontreremo anche gli altri stakeholder come il mondo dell’economia“.
Project financing o gara
Il modello prescelto per le strutture esterne potrebbe essere un project financing o una gara normale per reperire le risorse. Il sindaco ha assicurato che farà chiarezza quanto prima: “Voglio però dire che non è previsto un mega centro commerciale, questo è già un segnale molto importante che diamo al mondo del commercio. Non solo questa opera non danneggerà il tessuto commerciale delle botteghe, dei negozi, ma li aiuterà“.
Sui posti auto Nardella ha precisato che “realizzeremo a Campo di Marte il più grande parcheggio della città”. “Qualcuno – ha concluso – mi dice che è stato premiato il progetto più economico ma non è così, il budget è quello, c’è una valutazione che una giuria internazionale ha fatto, tenendo presente diversi elementi. È un concorso con 10 indicatori nella prima fase e 10 nella seconda“.
Una sfida e un segno di rispetto
“La grande sfida è stata trovare un segno che rispettasse l’immagine del Franchi – ha commentato l’architetto David Hirsch dello studio Arup, vincitore del concorso internazionale di idee – e proiettarlo nel futuro. Abbiamo provato ad inserire elementi e funzioni che garantissero una efficienza dello stadio e renderlo moderno. Confrontarci con l’edificio di Nervi è una grande sfida, un grande onore: parleremo con il Comune di Firenze, la soprintendenza e la città”.
Insomma l’architetto ha assicurato che sarà aperto un canale di discussione e di collaborazione per intervenire al meglio.
Per Hirsch lo studio Arup ha trovato il modo di inserire “nuovi elementi architettonici che potessero costruire un dialogo con Nervi e le sue strutture, quindi essere molto rispettosi e meno invasivi possibili” e sulla forma rettangolare ha aggiunto che sembrava “quella che rispettasse meglio lo skyline della città di Firenze“.
Hirsch, forte dell’esperienza accumulata negli anni, si è detto sereno di questo confronto con il genio di Nervi, ricordando che il progetto ha cercato un “rapporto di equilibrio rispettoso” in modo da garantire efficienza e trasformare lo stadio in un impianto moderno senza snaturarne l’anima.
Le novità del progetto di Arup
La riqualificazione dei giardini di Campo di Marte, concepita come una ‘onda viola‘ è tra le novità del progetto: i percorsi principali si caratterizzeranno per essere accompagnati da fioriture e colorazioni sui toni del viola, con punte di rosso e di bianco.
Il progetto si basa sull’ampliamento e la riqualificazione delle infrastrutture verdi dell’area, che rendono possibile l’integrazione tra le varie attività sportive, culturali e sociali.
Proprio su questo punto si concentrerà l’esperienza dello studio Mario Cucinella Architects, partner di Arup: “L’opera di Nervi ha ispirato architetti e ingegneri nel mondo – ha detto Mario Cucinella, fondatore e direttore creativo – e sono orgoglioso di essere stato tra i primi a difendere questo capolavoro e partecipare al progetto che lo riporterà nel presente con l’attenzione che merita. Il progetto per il masterplan del Campo di Marte è stato pensato per la città e per integrarsi con la sua storicità e con il suo contesto naturale“.
Tra le novità la copertura totale “fotovoltaica, che produce energia e la restituisce al resto del quartiere. Le tribune poi si avvicinano al campo. C’è una continuità tra nuovo e vecchio“.
Infine lo studio Arup ha ricordato il legame che unisce la Torre di Maratona alla ben più celebre di Arnolfo di Cambio, mostrando una vecchia pubblicazione del Comune di Firenze: “C’è una relazione diretta, che vogliamo mantenere“.