All’Ospedale Nuovo Santa Chiara, a Cisanello nella periferia di Pisa, svettano le bandiere italiana e toscana sull’edificio 34. Pur ancora da completare è cresciuto più velocemente in altezza di tutto il cantiere. L’edificio, una volta ultimato, ospiterà degenze e sale operatorie, terapie intensive e centro ustioni.
Ma anche gli altri edifici stanno prendendo forma: gli edifici 33 e 35 che ospiteranno il centro prelievi, il palazzo direzionale con gli uffici amministrativi, gli stabili destinati a cucina-mensa, le centrali di energia, i magazzini e gli edifici universitari (polo didattico e scienze mediche di base). Un terzo delle opere sono state completate.
Nonostante la pandemia e l’impennata dei costi, il cantiere va avanti. Giovedì 8 giugno è stato festeggiato il primo grande traguardo di quello che sarà un ospedale moderno e all’avanguardia e di rilievo internazionale, con all’interno la Scuola di Medicina e gli spazi per la ricerca e la didattica.
L’appalto prevede, da qui al 2025, il completamento degli edifici a uso sanitario e didattico e poi, per i successivi nove anni, la gestione e manutenzione sia del patrimonio immobiliare di nuova edificazione sia di quello pre-esistente nel presidio ospedaliero di Cisanello, la gestione e produzione del calore e la logistica dei trasporti, comprese la fase di start-up di avviamento dell’intero complesso di Cisanello.
In Prefettura è stato siglato un protocollo di legalità per la prevenzione di infiltrazioni mafiose e fenomeni corruttivi. Il contratto prevede un importo lavori di oltre 250 milioni di euro, integrati da fondi necessari per far fronte all’imprevedibile impennata dei prezzi, e 130 milioni per la gestione e manutenzione.
Le opera riguardano anche l’efficientamento energetico e si stanno valutando ulteriori progetti: dalla copertura dei parcheggi con pannelli solari fotovoltaici di nuova generazione ad alta efficienza all’utilizzo della geotermia. L’obiettivo è di avere un ospedale “green” nel rispetto anche delle indicazioni europee.
All’Ospedale Nuovo Santa Chiara sarà sperimentata la piattaforma di elaborazione fotogrammetrica, analisi georeferenziata e creazione di modelli 3d che la Regione, attraverso un software libero ed open source, mette a disposizione attraverso il proprio cloud. Si tratta di un modulo del più ampio progetto chiamato Smart Region per fare del Santa Chiara un edificio ‘intelligente’.
“Una buona sanità è quella che investe – sottolinea il presidente della giunta regionale toscana, Eugenio Giani – : una sanità che investe sui lavoratori e professionisti, sulla formazione, sulle nuove tecnologie e le strutture anche. E’ quello che stiamo facendo a Cisanello: un ospedale all’avanguardia e di qualità certificata, nelle cure e nella capacità di fare ricerca”.
I nuovi edifici in costruzione saranno tutti realizzati puntando al massimo efficientamento energetico possibile: “in questo modo risparmieremo risorse importanti da dedicare alle cure dei cittadini” conclude Giani.
“Qui a Pisa sta prendendo forma l’investimento di edilizia sanitaria più importante della Toscana – commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – Proprio qualche settimana fa Agenas rendeva pubblica la classifica delle aziende ospedaliere che nel 2021 hanno avuto le performance più alte: tra queste c’è anche l’Aou pisana, a conferma dell’eccellenza della struttura. Grazie a questo intervento siamo convinti che la qualità delle cure, della didattica e della ricerca potranno crescere ulteriormente”.
“A Cisanello – spiega l’assessore all’informatica ed e-goverment della Toscana, Stefano Ciuoffo – abbiamo sperimentato per la prima volta in un contesto di opera pubblica così rilevante e sanitaria, la piattaforma di elaborazione di immagini fotogrammetriche e big data che sono parte dei software e della tecnologia che, come Regione, mettiamo a disposizione liberamente di enti e Comuni attraverso il cloud regionale: un investimento, per una Toscana ‘intelligente’ e all’avanguardia, finanziato con i fondi europei Fesr 2021-2027”.
“Sono stati anni impegnativi di coesistenza con una pandemia stringente mai vista prima e un cantiere invasivo – dichiara la direttrice generale dell’Aou pisana Silvia Briani – ma siamo stati capaci di adattarci e di individuare strategie efficaci di convivenza – e di questo voglio ringraziare davvero tutti – eliminando i rischi di interferenze e continuando a garantire tutte le attività sanitarie”.
“La realizzazione del Nuovo Santa Chiara – aggiunge il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi – rappresenta un traguardo storico, che deve costituire l’occasione per compiere un salto di qualità nel sistema sanitario regionale e nelle attività dell’area medica della nostra università. Abbiamo intrapreso un percorso di revisione e aggiornamento dell’atto aziendale, che auspichiamo conduca ad una migliore integrazione fra assistenza, didattica e ricerca, valorizzando le eccellenze di cui disponiamo”.
Alla cerimonia sono intervenuti anche l’assessore regionale all’istruzione Alessandra Nardini, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e i consiglieri regionali Andrea Pieroni e Diego Petrucci.