Via Calata Italia 26, questo il nuovo indirizzo del centro per l’impiego di Portoferraio che presto avrà una nuova casa. Il centro per l’impiego si trasferirà nell’immobile che l’11 luglio scorso la Regione Toscana ha acquistato dalla Provincia di Livorno per 700mila.
La nuova sede
Si tratta di un’unità immobiliare ampia 335 metri quadrati. Nel giro di pochi giorni partiranno i lavori di adeguamento e l’agenzia regionale conta di avviare le attività nella nuova sede entro la fine del 2025. Fino a quel momento, resterà aperta e pienamente funzionante la sede attuale di via Manzoni. La futura sede del Cpi, in cui opereranno dirigenti, funzionarie e funzionari di ARTI, consentirà di superare la scarsa funzionalità di quella attuale ed eliminerà i canoni di locazione. Inoltre è collocata in una zona più facilmente raggiungibile: a ridosso del porto e prossima al principale snodo di mezzi pubblici e autobus a servizio di tutta l’isola. L’unità immobiliare è posta al piano secondo ed è dotata di ascensore, è composta da 7 ampi vani destinati ad uffici, 1 sala riunioni/corsi, 2 spazi per archivi, un ingresso con adiacente locale per l’accoglienza del pubblico, uno spazio portineria al piano terra.
“Quello dell’Isola d’Elba è uno degli investimenti più importanti del piano regionale di potenziamento dei servizi pubblici per l’impiego che stiamo portando avanti con Arti, l’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego, sin dall’insediamento dell’attuale giunta”, ha spiegato l’assessora alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini, nel corso di una conferenza stampa presso il Municipio di Portoferraio assieme al sindaco Tiziano Nocentini e al vicesindaco Claudio De Santi.
“Il nostro impegno è quello di garantire le stesse opportunità in termini di servizi a chi vive, studia e lavora in ogni area della Toscana. La nostra regione cresce se cresce tutta, non ci possono essere territori, cittadine e cittadini di serie A e di serie B. Ecco perché abbiamo fatto convintamente questa scelta rispetto al territorio elbano”, ha aggiunto.
Un servizio per favorire l’incontro di domanda e offerta di lavoro
I servizi pubblici per l’impiego erogano servizi gratuiti a favore di imprese, cittadine e cittadini in cerca di occupazione, o che hanno bisogno di percorsi formativi per aggiornare le proprie competenze o riqualificarsi, favorendo un migliore incontro domanda-offerta di lavoro e contrastando quindi il fenomeno del mismatch, il disallineamento.
“Il nostro obiettivo è rendere sempre più capillare e diffusa la possibilità di accesso alle politiche attive del lavoro per cittadine, cittadini e imprese. Questo impegno deve essere ancora maggiore in un territorio come quello elbano, dove alle questioni e alle criticità che caratterizzano oggi il mondo del lavoro si sommano quelle di un territorio insulare caratterizzato dalla stagionalità”, ha concluso in conferenza stampa l’assessora Nardini, ringraziando il sindaco e la giunta di Portoferraio, la provincia di Livorno e il personale di Arti.
Nuovo sportello Arti a Marciana Marina
Non solo Portoferraio.La visita dell’assessora Nardini sull’isola d’Elba è stata anche l’occasione per inaugurare il nuovo sportello sportello di ARTI l’Agenzia regionale toscana per l’Impiego a Marciana Marina, presso la biblioteca del palazzo comunale in via Pascoli 1. Come gli oltre 20 sportelli territoriali aperti negli ultimi mesi, anche quello di Marciana Marina nasce nell’ambito della strategia di rafforzamento della rete dei servizi pubblici per l’impiego realizzata grazie a Gol (Garanzia Occupabilità Lavoratori), il programma di riforma delle politiche attive del lavoro finanziato dal Pnrr.
Lo sportello offrirà servizi per cittadine, cittadini e imprese: accoglienza e informazione sui servizi del Cpi, iscrizioni allo stato di disoccupazione e al collocamento mirato ex lege 68/99, percorsi di orientamento individualizzato, incrocio domanda-offerta di lavoro. Faciliterà la collaborazione con l’Amministrazione ospitante su determinati progetti e target di utenti, dai giovani Neet, alle donne vittime di violenza, a utenti con necessità di presa in carico integrata con i servizi sociali territoriali.