L’ultima giornata dei Mondiali di nuoto a Doha ha regalato tante emozioni per noi toscani. L’esordiente Gianmarco Sansone ha vinto la medaglia di bronzo nella staffetta 4×100 mista insieme a Michele Lamberti, Nicolò Martinenghi e Alessandro Miressi, mentre Sara Franceschi si è regalata uno stupendo bronzo nei 400 misti.
Il bronzo di Franceschi
La medaglia della livornese assume un significato e una importanza particolare. Nelle batterie della mattina Franceschi ha provato a risparmiare le energie, pensava di essere già fuori ma è riuscita a strappare l’ultimo tempo di accesso alla finale. Così dalla corsia 8 in finale ha fatto la sua gara, in controllo sul delfino e poi dal dorso è iniziato il recupero sulle avversarie andando a virare per prima con la rana poi con le ultime due vasche a stile libero è arrivato il bronzo con il tempo di 4’37″86 dietro alla britannica Freya Colbert in 4’37″14 e l’argento dell’israeliana Anastasia Gorbenko in 4’37″36. Una medaglia e un tempo che le vale il pass per le Olimpiadi di Parigi ed è la quinta prestazione personale di sempre. Per l’Italnuoto è la seconda medaglia nella specialità e il secondo bronzo: il primo fu conquistato da Novella Calligaris a Belgrado 1973. Un bronzo che segna la rivincita contro l’infortunio che non le ha permesso di allenarsi e di preparare questo mondiale in un solo mese di tempo.
“E’ una medaglia incredibile, inaspettata perché ho passato un autunno non semplice. E’ arrivato anche il pass olimpico e ciò mi consente di essere più serena. Ho avuto dei problemi a collo e spalla, una protusione ossea che premeva sul nervo e non mi ha consentito di allenarmi per quasi due mesi – racconta Sara Franceschi – Mi formicolava tutto fino alla punta delle dita e non riuscivo a spingere in acqua. Sono stata operata, sono stata un bel po’ ferma; ho ricominciato ad allenarmi piano piano, resistendo al dolore, sostenendo terapie e dal 10 gennaio sono riuscita ad allenarmi seriamente. Sono arrivata qui senza sapere cosa aspettarmi. Con un mese di allenamento le mie gare non si preparano. Oggi ho avuto una corsia, ci ho provato fino alla fine. In batteria quando ho visto che ho toccato sesta ho temuto di essere eliminata. Invece ho avuto un po’ di fortuna ad entrare con l’ultimo tempo utile e in finale me la sono giocata”.
Una mista di bronzo
Dopo la delusione dei Mondiali di Fukuoka, quando la staffetta mista maschile rimase esclusa dalla finale con il nono tempo, il bronzo di Doha ha il sapore del riscatto. Gli azzurri sono saliti sul gradino più basso del podio, nonostante l’assenza di Thomas Ceccon, e hanno conquistato il pass per le Olimpiadi anche in questa prova. Davanti agli azzurri che hanno chiuso in 3’31″59, ci sono gli Stati Uniti in 3’29″80 e l’Olanda in 3’31″23. Di altissimo livello la finale. Michele Lamberti (54″28) nel dorso cambia al sesto posto; Nicolò Martinenghi inserisce il turbo (57″97) per ricucire il distacco sulle altre Nazioni e risale al terzo; posizione che mantengono un sorprendente Gianmarco Sansone (52″14) al suo esordio in nazionale e Alessandro Miressi (47″20) che grazie ad un ultimo cinquanta in 25″19 accarezza anche il possibile sorpasso sugli olandesi.
“Una medaglia bellissima – commenta Gianmarco Sansone, tesserato per l‘Essecinuoto di Calenzano – Non sono particolarmente soddisfatto della mia prestazione perché ho ripetuto il tempo da fermo seppur lanciato. Però è bastata e ne sono contento. Nuotare al fianco di campioni come loro ed essere parte di una squadra così forte è una grande emozione. Torno a casa con una medaglia. E’ un sogno”.
Gianmarco Sansone ha convinto il ct Cesare Butini alla convocazione in nazionale dopo la vittoria a novembre scorso del titolo italiano nei 100 farfalla. Sansone si allena nella piscina di Calenzano con il velocista dello stile libero Leonardo Deplano. Ai Mondiali di Doha si è messo alla prova nella gara individuale non andando oltre la semifinale e con un tempo distante dai califfi di questa distanza, la sorpresa è stata nella staffetta mista dove a saputo tenere dietro gli avversari fino alla conquista del bronzo. Sansone non ha ancora in tasca il pass per Parigi, quello con la staffetta è una qualificazione di squadra per Paese. Per il delfinista fiorentino i prossimi appuntamenti sono i Campionati Assoluti di Riccione dove dovrà tentare di limare ulteriormente il suo record personale nei 100 delfino e il Trofeo Settecolli di giugno.