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L’ambiente ci chiama: il “nudge” come guida verso un futuro più sostenibile

La designer Irene Ivoi spiega nel suo ultimo libro come il nudge, la spinta gentile, possa trasformare il nostro rapporto con l’ambiente e condurci verso scelte sostenibili e responsabili

E’ possibile stimolare i comportamenti sostenibili senza utilizzare solo obblighi e divieti? Da qui parte la riflessione di Irene Ivoi, designer e ricercatrice con oltre trent’anni di esperienza nella sostenibilità, voce autorevole nel promuovere l’economia circolare e il design comportamentale. Nel suo ultimo libro, La Cerniera, pubblicato con Pacini Editore, casa editrice pisana, Ivoi esplora il concetto del nudge, o spinta gentile, come strumento per favorire scelte responsabili in un mondo sempre più complesso.

La spinta gentile è un dispositivo che riduce la distanza tra ciò che vogliamo essere e ciò che siamo”, afferma l’autrice, sottolineando come il nudge agisca sulle distorsioni cognitive e le scorciatoie mentali che spesso influenzano le nostre decisioni. Attraverso tecniche semplici, è possibile orientare i comportamenti senza imporre regole o incentivi espliciti, favorendo un cambiamento culturale duraturo.

Il volume è suddiviso in tre capitoli principali. Nel primo, vengono narrate storie di successo che dimostrano come il nudge possa trasformare comportamenti quotidiani: dalla riduzione degli sprechi alimentari grazie a piccoli accorgimenti, come piatti più piccoli nelle mense, all’uso di scotch colorati per evidenziare i prodotti in scadenza nei frigoriferi. Il secondo capitolo offre una panoramica teorica, spiegando come le decisioni siano spesso guidate da emozioni e bias, piuttosto che dalla razionalità. “Non basta informare le persone sui dati scientifici. Perché un cambiamento avvenga, è necessario coinvolgerle emotivamente”, ribadisce Ivoi. Infine, il terzo capitolo si concentra su applicazioni pratiche in quattro settori chiave: rifiuti, energia, mobilità e acqua. Attraverso esempi concreti e analisi dettagliate, l’autrice mostra come i decisori possano incentivare comportamenti virtuosi: “Sapere che il tuo vicino consuma meno energia ti motiva a fare altrettanto. È il potere delle norme sociali”.

Cambiamento dal basso e collettivo

Uno dei messaggi centrali del libro è l’importanza delle azioni individuali. Sebbene il peso delle grandi aziende nella crisi climatica sia innegabile, Ivoi crede fermamente che ogni contributo conti. “Se tutti aspettassimo che il cambiamento parta dall’alto, rimarremmo immobili. La somma di tanti piccoli cambiamenti può fare la differenza”, spiega, citando esempi come la direttiva europea sulla plastica monouso, nata dalla pressione dei consumatori. Anche l’informazione ha un ruolo chiave, ma non può essere asettica o distaccata: “Dire alle persone che un weekend in aereo inquina più di un viaggio in treno non basta. Bisogna rendere desiderabili le scelte giuste”, sottolinea l’autrice. Tecniche come il redesign dei contesti decisionali e il feedback positivo, come un sorriso o un messaggio di incoraggiamento, possono fare la differenza.

Un invito all’azione

La Cerniera invita i lettori a riflettere sul proprio ruolo nel costruire un futuro sostenibile. “Ogni piccolo cambiamento conta. Insieme possiamo rendere le scelte giuste più semplici e più diffuse”, conclude Ivoi. Il libro si presenta non solo come una guida pratica, ma come un manifesto per un approccio più consapevole e partecipato alla sostenibilità. La prossima presentazione del libro si terrà sabato 18 gennaio alle 17:30 alla Libreria degli Alfani a Firenze, l’autrice dialogherà con Carla Andorlini dell’Università di Firenze e Alessia Bettini, responsabile della segreteria della sindaca della Città Metropolitana.

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