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Ntt di Prato compie 50 anni: pioniera nell’economia circolare

Next Technology Tecnotessile, partecipata dal Ministero dell’istruzione, è nata nel 1972 per fare da ponte tra ricerca e industria

I dipendenti di Ntt

Compie 50 anni Next Technology Tecnotessile (Ntt), società di ricerca nata a Prato nel 1972 per rappresentare il collante tra il mondo dell’industria e quello della ricerca. Ntt è partecipata al 40% dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca e per il resto da imprese tessili, meccanotessili, dell’abbigliamento, della logistica e del settore chimico di Prato e di Italia.

Opportunità per i giovani ricercatori toscani

Costituita per volontà del ministero, di Confindustria e dell’allora Cassa di Risparmio di Prato, Ntt nei decenni successivi si è sviluppata realizzando progetti di ricerca e sviluppo e di trasferimento tecnologico a livello italiano, europeo e internazionale.

Con 17 dipendenti, Ntt accoglie giovani ricercatori appena usciti soprattutto dalle università di Firenze, Pisa e Siena. Partita per la ricerca tessile e meccanotessile, negli anni Ntt si è specializzata anche nel ferroviario, nel cartario, nella logistica, nel calzaturiero e nella robotica. Ha collaborato con Benetton, Alenia Aeronautica, Ferragamo, Hitachi, Gucci, Fiat, Celine, Calzedonia, Sofidel e tantissime realtà pratesi. Ha tre sedi: Prato, Piano di Sorrento (Napoli) e Monsummano Terme (Pistoia), il Ceq dove c’è il laboratorio di prove.

Economia circolare nel tessile

Ntt per Prato è stata anche sinonimo di economia circolare, quando questo termine non era ancora al centro delle agende dei paesi europei. E così ha anticipato tutti nella ricerca sulla composizione degli scarti tessili, e conquistò anche il Belgio dove venne creata una macchina per fare selezione degli scarti prodotti dal settore tessile. E ancora la ricerca per la riduzione del rumore nelle aziende del distretto, quella per diminuire l’inquinamento e lo studio per eliminare la dispersione energetica nel ciclo produttivo tessile.

“La nostra forza è quella di lavorare su tanti progetti europei per lo sviluppo di piccole e medie imprese – spiega il direttore Andrea Falchini – ad esempio stiamo elaborando continue soluzioni per il riuso di scarti di produzione derivanti da differenti settori. Un esempio? Alcuni scarti sono diventati componenti d’arredo per il settore automobilistico. Facciamo inoltre supporto all’internazionalizzazione delle aziende, e a fianco dei servizi di ingegneria troviamo assieme alle imprese anche la strada per raggiungere i finanziamenti istituzionali”.

Tra i progetti più recenti di Ntt c’è la costruzione di macchinari durante il lockdown per certificare le mascherine, la strumentazione per monitorare i movimenti e i dati clinici di pazienti ricoverati in strutture sanitarie, il recupero delle reti in mare, lo sviluppo dei filtri sugli scarichi delle navi, il riutilizzo di prodotti agroalimentari. All’estero Ntt ha effettuato progetti di ricerca in Messico, Turchia, Tunisia e ha rapporti con Germania, Francia, Spagna e Regno Unito.

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