“Musica, maestro!”. Forse stavolta è proprio il caso di dire così. Perché nel primo giorno di scuola le note irrompono in piazza del Duomo, nel grande spiazzo davanti a palazzo Sacrati Strozzi arredato per l’occasione. E non è un caso che avvenga tutto questo, dato che si tratta della prima edizione del concerto inaugurale dell’anno scolastico 2021-2022. Questa è la Toscana che celebra il giorno in cui gli studenti sono tornati sui banchi, quello del rientro e della ripresa, la scommessa del ritorno alla normalità. Sul palco l’orchestra di giovanissimi che incanta turisti e autorità, mentre suona con la cupola alle spalle.
Inno toscano
Il presidente della Regione, Eugenio Giani, incontra il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi con il cardinale Giuseppe Betori. Poi le note del concerto, suonate dai ragazzi che, ha detto Giani, hanno proposto “un’ipotesi di inno della Regione Toscana che voglio riuscire a realizzare, ed è bene che le proposte nascano da loro”.
“Al primo giorno tutto è andato bene”
Presenza, socialità, formazione
Il presidente ha fatto gli onori di casa alla serata con la quale la Regione “vive l’inizio dell’anno scolastico con le preoccupazioni note per la convivenza del covid, certo, ma anche con la serenità che deriva dal fatto che al primo giorno tutto è andato bene. Sono molto contento che il ministro Bianchi, il cardinale Betori, il prefetto Guidi e il questore Santarelli possano vivere questa occasione. Qui, davanti nostra sede in piazza del Duomo, all’insegna della musica. Vogliamo che il nuovo anno scolastico sia in presenza e che i ragazzi possano trovare la socialità che stimola la loro formazione“.
Un lavoro di squadra
L’assessore all’istruzione Alessandra Nardini ha salutato emozionata e orgogliosa il palco di giovani musicisti e la platea, ricordando a tutti l’importanza delle giornata. Tanti i ringraziamenti dell’assessore, al ministro Bianchi, al presidente Giani e ai colleghi di giunta, a tutti i membri del cantiere scuola e ai prefetti che hanno lavorato per questa ripartenza in presenza in sicurezza, e un ringraziamento speciale a tutto il mondo della scuola che ha affrontato questi due anni così complessi.
La scuola “nuova”
Nardini ha richiamato tutti a “un impegno”, ovvero “che questo non sia solo il primo giorno di scuola, ma sia piuttosto il primo giorno di una scuola nuova, che deve restare centrale nelle scelte politiche a tutti i livelli, luogo per eccellenza di uguaglianza e pari opportunità. L’ascensore sociale deve tornare a funzionare e quelli che erroneamente vengono definiti costi sono invece investimenti, investimenti sulle nuova generazioni, investimenti nel futuro“.